RestartApp: l’innovazione passa anche dagli Appennini
Recuperare uliveti abbandonati o incolti attraverso la formula dell’ “adozione a distanza”, impiantare un noccioleto biologico della varietà Nocciola dell’Orto in via d’estinzione, impiegare le api come “sentinelle ambientali”, allevare bachi da seta per la produzione di filati e cosmetici, creare strutture ricettive a impatto zero che offrano occasioni alternative di turismo ecosostenibile, avviare attività agricole biologiche legate ai prodotti tipici dei territori, dare nuova vita ad antichi borghi per valorizzarne il patrimonio di tradizioni, storia e cultura. Sono queste alcune delle idee di impresa proposte dai 15 giovani aspiranti imprenditori da tutta Italia protagonisti di ReStartApp, il primo campus residenziale gratuito per le nuove imprese dell’Appennino, promosso dalla Fondazione Edoardo Garrone e inaugurato ufficialmente ieri a Grondona (Alessandria).
Tra gli oltre 70 candidati, sono stati attentamente selezionati 10 ragazzi e 5 ragazze, di età compresa tra i 23 e i 34 anni, provenienti da Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Marche e Calabria. Fino al 27 settembre 2014 (con una pausa nel mese di agosto), saranno accompagnati da un team qualificato di docenti, esperti e professionisti, nella realizzazione delle proprie idee imprenditoriali, attraverso momenti di didattica, di laboratorio d’impresa, di tirocinio e di esperienza sul campo. Per i tre migliori, alla fine del campus, saranno messi in palio premi per un totale di 60.000 euro.
“Oggi è per noi una giornata molto importante, perché inauguriamo la prima iniziativa concreta del Progetto Appennino e perché, insieme a noi, 15 ragazzi si stanno mettendo in gioco, stanno mettendo in campo il loro coraggio e impegnando le proprie risorse per diventare buoni professionisti e imprenditori, per realizzare i propri sogni ed essere pienamente protagonisti del loro domani – ha commentato Alessandro Garrone, presidente della Fondazione Edoardo Garrone – Siamo convinti che il futuro del nostro Paese debba passare attraverso una profonda e strutturata riqualificazione di aree per lungo tempo abbandonate e che sono invece ricche di potenzialità inespresse, sia a livello economico che sociale. Ci auguriamo che anche dalle idee e dalle energie di questi ragazzi, e proprio dall’Appennino, luogo simbolico di una rinascita non solo possibile ma anche necessaria, possa partire il rilancio del nostro Paese”
Ad inaugurare il campus, si è svolta ieri mattina, nella centrale Piazza Venezia a Grondona, la tavola rotonda “Il futuro passa per l’Appennino. Strategie di sviluppo e buone pratiche per il rilancio del territorio”. Dopo il saluto del neoeletto Sindaco di Grondona, Silvio Barbieri, istituzioni, associazioni di categoria, enti di formazione e ricerca si sono confrontati sul tema della riqualificazione e valorizzazione del territorio appenninico, risorsa strategica per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese. Nella prima sessione di lavoro – “Fare rete per lo sviluppo dell’Appennino” – il dibattito ha riguardato le politiche per il rilancio integrale del territorio appenninico, con la partecipazione di Giovanni Barbagallo, Assessore all’Agricoltura della Regione Liguria, Enrico Borghi, Presidente UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), Paola Garibotti, Responsabile Country Development Plans UniCredit, Fabio Renzi, Segretario Generale Fondazione Symbola. Oggetto della sessione “Territorio, comunità, esperienze: l’Appennino che non ti aspetti” sono stati invece alcuni esempi virtuosi di valorizzazione del territorio, presentati da Giancarlo Dall’Ara, Presidente Associazione Nazionale Alberghi Diffusi, Luca Ferraris, Vice Presidente Fondazione CIMA, Anna Giorgi, Direttore del Centro Interdipartimentale Ge.S.Di.Mont – Università degli Studi di Milano, Enrico Petriccioli, Vice Presidente Federbim. Ha condotto il dibattito la giornalista Giovanna Zucconi.
Intercettando la crescente sensibilità per i temi della riqualificazione e rilancio dei territori appenninici, il recupero e l’attualizzazione di antichi mestieri, la valorizzazione dell’eccellenza italiana, in settori quali l’agroalimentare, l’artigianato, il turismo, la Fondazione Edoardo Garrone ha saputo così creare intorno a ReStartApp una rete di partner di alto profilo: Fondazione Symbola, Università della Montagna, Associazione Italiana Alberghi Diffusi, UniCredit, Fondazione CIMA, UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), Federforeste, Federbim (Federazione Nazionale dei Consorzi del Bacino Imbrifero Montano) e Agenzia di Sviluppo GAL Genovese srl. Il progetto è inoltre patrocinato dalla Regione Piemonte, dalla Regione Liguria e dal Comune di Grondona.ReStartApp è un’iniziativa del Progetto Appennino, fortemente voluto e per lungo tempo curato e approfondito da Riccardo Garrone e oggi promosso dalla Fondazione Edoardo Garrone con l’obiettivo di valorizzare l’importante patrimonio naturalistico, economico e sociale del territorio appenninico, dalla riscoperta delle tradizioni alla creazione di nuove opportunità.