Home » Bollettino Europa »Rubriche » George Lyon, dalla Scozia per l’Europa: “Il cambiamento climatico non si ferma alle frontiere”:

George Lyon, dalla Scozia per l’Europa: “Il cambiamento climatico non si ferma alle frontiere”

maggio 16, 2014 Bollettino Europa, Rubriche

 

George Lyon è l’unico scozzese che al Parlamento Europeo siede tra le fila del gruppo politico dell’ALDE, l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa. Vicepresidente della potentissima Commissione per il Budget comunitario, Lyon fa anche parte della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale. È stato membro della Royal Agricultural Society e Presidente della National Farmers Union of Scotland. È, inoltre, dal 1972, agricoltore di un’azienda di 550 ettari nell’isola di Bute. Accanto ai suoi colleghi liberal democratici si batte per un’economia forte, per mantenere la Scozia nel Regno Unito e il Regno Unito al centro dell’Europa. Con Greenews.info ha parlato del fattore comunitario, fondamentale per affrontare anche le problematiche ambientali.

D) Onorevole Lyon, quali saranno, secondo lei, le sfide che attendono l’Unione Europea in campo ambientale durante i prossimi cinque anni?

R) Bisogna lavorare per creare un ambizioso programma verde per proteggere il nostro ambiente e creare posti di lavoro verdi. Il cambiamento climatico non si ferma alle frontiere e credo sia fondamentale lavorare con gli altri Paesi europei per tagliare le emissioni di carbonio, promuovere i green jobs, ridurre l’inquinamento e proteggere la biodiversità. Ai molti che vogliono il Regno Unito fuori dall’Unione Europea rispondo che i Liberal Democratici sono l’unica forza politica che in campagna elettorale è a favore di questa visione. Perché? Perché oltre 3 milioni di posti di lavoro britannici dipendono dalla nostra adesione all’UE. In parole povere, nell’Europa c’è il lavoro, abbiamo anche lanciato una petizione online per chi vuole sostenere questa idea. Al contrario lo UKIP – il Partito per l’Indipendenza del Regno Unito guidato da Nigel Farage – cercando di tirare la Gran Bretagna fuori dall’Europa, sta mettendo la nostra economia a rischio e sia i Laburisti che i Conservatori sono troppo spaventati per reagire.

D) La nuova PAC, la Politica Agricola Comune post 2013 rappresenta la voce principale del budget UE e ha un elevato impatto sociale – nonché profonde implicazioni economiche – in ogni Stato membro. Come considera la riforma appena varata?  Quali aspetti crede debbano essere migliorati in futuro?

R) Come portavoce del Gruppo parlamentare dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE) per quanto riguarda la Commissione Agricoltura, ho svolto un ruolo chiave nella riforma della Politica Agricola Comune. Ho, infatti, scritto il Rapporto Lyon sulla riforma della PAC – ho spinto per pagamenti diretti più mirati, per un focus sull’efficienza produttiva sostenibile, per maggiori incentivi alla ricerca, per raggiungere una crescita verde nelle aree rurali, per le misure a sostegno dei giovani agricoltori e per gli investimenti nelle fonti rinnovabili. La maggior parte degli aspetti sono stati accolti  nella proposta della Commissione: mi ritengo, quindi, soddisfatto.

D) E per quanto riguarda invece la Politica Comune della Pesca?

R) Il fulcro attorno al quale deve ruotare la Politica Comune della Pesca sono i rigetti in mare. Credo, inoltre, che l’Unione Europea debba delegare il potere alle comunità locali. Pescatori e scienziati di ogni Paese devono essere coinvolti nelle decisioni che li riguardano. In questo modo Bruxelles ha la possibilità di approvare piani personalizzati e specifici a seconda delle caratteristiche di ciascuna area. Nel settore è poi cruciale la difesa e la creazione di posti di lavoro per le generazioni a venire senza per questo dimenticare di incentivare gli stock ittici sostenibili.

D) In un’intervista con Europolitics, ha commenta i recenti tentativi da parte di alcuni Stati membri di far rivivere la proposta del 2010 della Commissione Europea sulle regole di autorizzazione per la coltivazione delle colture geneticamente modificate sul territorio dell’UE. È d’accordo con la proposta della Commissione di dare agli Stati membri la libertà di decidere se vogliono coltivare OGM o no?

R) Dopo le elezioni di maggio la Commissione cambierà. Così sembra molto improbabile che i negoziati si svolgeranno prima delle elezioni e la nomina dei nuovi Commissari. Inoltre, gli Stati membri restano divisi. Alcuni sono favorevoli, altri sono contro. Alcuni Paesi stanno cominciando a rendersi conto che può essere vantaggioso far crescere una nuova generazione di colture geneticamente modificate, con migliori performance sanitarie e ambientali – ad esempio riducendo l’uso di pesticidi. Io preferirei vedere una “soluzione europea”. Ma, se tale soluzione non può essere trovata, lasciare agli Stati membri la facoltà di decidere può essere l’unico modo per andare avanti. Dare ai consumatori la possibilità di scegliere attraverso l’etichettatura. Il mio unico desiderio è che le decisioni siano basate sulle evidenze scientifiche. Se ci allontaniamo dalla scienza rischiamo di perderci perché la questione sarebbe ancora più politicizzata rispetto a quanto non lo sia già.

Beatrice Credi

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live

PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende