WooDone: dall’Alto Adige gli occhiali in legno FSC a “Km. 0″
Green economy significa spesso imprenditori coraggiosi e forse un po’ pazzi, decisi a puntare tutto su un’idea che molti scarterebbero sul nascere. A volte effettivamente l’idea è sbagliata, ma in molti casi il successo arriva, perché si intercettano segmenti di consumatori inascoltati, si riempiono nicchie di mercato, si offrono prodotti innovativi. Chi mai penserebbe di costruire oggi occhiali in legno, per di più a chilometro zero e certificato? Due imprenditori altoatesini ci hanno provato, e il tempo ha dato loro ragione.
Fino al 2009, Thomas Oberegger e Klaus Tavella lavoravano nel settore delle costruzioni e dell’immobiliare. “Con la crisi, anche in Alto Adige le cose non andavano più molto bene, e così abbiamo cercato altre strade. Volevamo fare qualcosa insieme utilizzando un materiale del nostro territorio”, racconta il secondo. Così, dopo aver valutato le diverse possibilità, si accende una lampadina: costruire occhiali in legno, utilizzando una risorsa abbondante in Sudtirolo. Ad un’idea già sperimentata molti anni prima – “negli anni Quaranta erano stati lanciati degli occhiali in legno, ma dopo qualche tempo erano scomparsi dal mercato” – i due giovani imprenditori hanno però aggiunto un alto livello di innovazione e una buone dose di sostenibilità. Hanno impiegato due anni a fare la spola tra diversi prototipi e tentativi, fiduciosi che il risultato sarebbe arrivato. “In ricerca e sviluppo abbiamo investito 1 milione di euro”, continua Tavella.
WooDone nasce nel 2011 e all’inizio del 2012 l’azienda presenta a Opti Monaco il primo modello di occhiali prodotti interamente con legno altoatesino certificato FSC. Il lancio ha successo. Da allora i due imprenditori continuano a lavorare per perfezionare le montature e nell’agosto dello stesso anno mettono a punto il campione definitivo. Un mese dopo, in occasione del salone mondiale dell’ottica Silmo, a Parigi, l’azienda altoatesina debutta con una collezione completa di otto modelli in tre diverse tipologie di legno: ciliegio, acacia, noce. L’interesse del mercato è grande: in dodici mesi gli occhiali del Sudtirolo arrivano in 1.000 negozi in tutto il mondo, e la produzione raggiunge i 10.000 pezzi all’anno. A dicembre 2012 viene inaugurata a Varna, vicino a Bressanone, la nuova sede dell’azienda, con gli uffici e lo showroom.
Ma come si ottiene una montatura in legno che sia leggera e al tempo stesso facile da gestire e indossare? Per gli occhiali WooDone, si segue una particolare lavorazione messa a punto in mesi di test e sperimentazioni. Ogni esemplare è ricavato da un pezzo di legno, composto da otto strati di truciolato ottenuto da materiale di recupero di alberi di acacia, ciliegio e noce. Strati incollati l’uno sull’altro che formano una lastra su cui vengono incisi il frontale e le aste con una tecnologia appositamente sviluppata per non interrompere la venatura naturale del legno lungo tutta la montatura. Alla fine il prodotto viene laccato con una vernice trasparente atossica certificata CE. La montatura che si ottiene è leggera (13 grammi) e di facile manutenzione, e può supportare lenti correttive o solari.
In tutto il processo di lavorazione conta una sessantina di fasi, in gran parte eseguite a mano dagli artigiani della zona. “La produzione avviene in parte nel nostro stabilimento e in parte in laboratori con cui collaboriamo. Oggi lavorano per noi circa 80 persone”, continua Tavella. Dopo l’esordio in Germania, i risultati non si sono fatti attendere: l’azienda ha raggiunto nel 2013 un fatturato di 3 milioni di euro e ampliato la rete di vendita. “Gli occhiali Woodone oggi sono venduti in 32 Paesi del mondo, sia in Europa – Italia, Germania, Austria, Svizzera, Svezia, Olanda – sia in altri continenti: Cina, Canada, Corea, Paesi Arabi”.
L’anno scorso a Parigi Oberegger e Tavella hanno presentato sei nuovi modelli e una nuova versione di montatura, Bling: uno speciale rivestimento esterno in Galenit, una polvere minerale che conferisce la spettacolare lucentezza del quarzo e che, alla luce del sole, si illumina di mille riflessi. E si lavora già in vista di Silmo 2014: “Porteremo nuovi modelli e una montatura ottenuta con una diversa lavorazione”. Quando si dice vedere le opportunità nella crisi…
Veronica Ulivieri