Peace & Love Therapy, la seconda vita di Elio Fiorucci
“Niente piume d’oca nei giacconi, è il mio piccolo contributo alla salvaguardia della natura”, Elio Fiorucci, stilista, creativo, imprenditore eclettico e talent scout, racconta così il suo impegno a favore degli animali. “Sono attento alla questione ambientale, ma ho tante colpe. Non sono risoluto: sono vegetariano, ma non riesco ad essere vegano”, precisa. Da quando si circondava di icone stravaganti come Andy Warhol e Grace Jones, da architetti all’avanguardia come Sottsass e Amalia Del Ponte, da quel mitico negozio in Galleria Passerella, di tempo ne è passato. Il mondo è cambiato e lui pure. Ceduta la sua attività ai giapponesi della Edwin International oggi è a capo del progetto Love Therapy. Amore, solo amore come antidoto ai mali della vita. Questa la filosofia del marchio. Visione etica del business. E non è poco di questi tempi pieni di ruberie e oltraggi in nome del denaro. Lui a 77 anni ancora studia, rovista, analizza, assimila nuove idee. Senza timore di andare oltre. “Dove finisce la paura inizia l’esistenza, è il mio motto”.
D) Fiorucci, come è possibile conciliare la sostenibilità con il mondo della moda?
R) Infatti, chi le ha detto che è conciliabile? Esiste una storiella che io racconto spesso. E’ la storia del nocciolo di pesco e della sua nascita. Per farla breve: dentro il nocciolo di pesco c’è la storia della nostra esistenza. Tutta quella forza per spaccare il guscio, tutta quella forza per uscire e riuscire. E’ la forza della vita, la forza della natura che supera ogni ostacolo, che si dota di ogni mezzo per superare i freni. Così funziona per la creatività che ha un progetto, che si porta dentro oltre che la forma anche un’idea…
D) Lei è diventato vegetariano per ragioni etiche, dal 2011 è fra i garanti del manifesto “La coscienza degli animali”. Perché questa scelta?
R) Le religioni hanno cercato di spiegare l’inspiegabile, ma il mistero della vita sta dentro un seme, supera ogni credenza e alimenta il mistero. La natura è tutto. Nella natura ci sono le risposte. “Never underestimate the power of persistence” c’è scritto su una foto dove c’è un fiore che nasce dall’asfalto. Sono nato nel contado, sono rimasto legato al fenomeni della campagna, gli animali sono come gli uomini.
D) Lei ha ideato uno spazio per Expo 2015: costruire delle gabbie in cui chiudere i visitatori per 10 minuti e poi farli uscire in un campo verde, popolato da animali in libertà. In cosa consiste?
R) Sì, ma il progetto non è piaciuto, non è stato accettato. Non voglio entrare in polemica con l’Expo, ma penso che non sia assolutamente interessata a tematiche vegetariane. Dobbiamo fare pace con la natura, Ne va del futuro del nostro pianeta: era l’obiettivo di questa installazione. Allora ho pensato di fare altro, ma non abbandonare il messaggio. Mi piacerebbe proiettare dei filmati sui diritti degli animali con l’aiuto di Animal Amnesty. Insomma avevo pensato che all’interno dell’Expo, oltre la creatività, ci fosse spazio anche per la consapevolezza. “Nutrire il pianeta” è il tema, ok, ma cerchiamo il modo che passi anche il messaggio che il cibo di qualità, quello buono, sia anche quello che non fa soffrire gli animali.
D) Anche col progetto Love Therapy ha voluto portare avanti un discorso improntato sulla questione etica, ce lo spiega?
R) Sostengo che un’attività commerciale deve partire da un pensiero, perché i consumatori sono sempre in grado di riconoscere i valori essenziali di un prodotto. Così, con Love Therapy, ho cercato di trasmettere i valori essenziali identificando abiti, accessori e oggetti che anche solo a guardarli, ispirano un sentimento di positività. Io sono partito dal punto che bisogna trattare meglio quelli che non comprano. Nei miei negozi, in passato, cercavo di creare una magia, il consumo va oltre il denaro. Love Therapy è, in sintesi, un pensiero di libertà naturalmente presente dentro ognuno di noi ma sempre frenato dalla paura. Ho imparato che la fine della paura è l’inizio di una nuova vita. I giovani che mi seguono lo sanno…
Francesca Fradelloni