Dalle auto a basse emissioni al “Green New Deal”: novità e conferme di Ecomondo 2013
Appena entrati, si nota subito la grande novità dell’edizione 2013 di Ecomondo. Quest’anno, la storica fiera dedicata al recupero di materia ed energia e allo sviluppo sostenibile, allarga i suoi orizzonti e punta all’auto sostenibile con “H2R-Mobility for Sustanibility”, nuovo salone dedicato al comparto automobilistico a basse emissioni.
Il salone nasce dall’esperienza di H2Roma che dopo undici edizioni capitoline si sposta a Rimini. Oltre all’esposizione dei mezzi, il salone offre la possibilità di accreditarsi per i test drive a bordo dei più recenti veicoli a basse emissioni. «Con la prima edizione di H2R-Mobility for Sustanibility, ossia la mobilità sostenibile all’interno della green economy – spiega il presidente del comitato scientifico dell’evento, Fabio Orecchini – intendiamo riportare l’auto e la mobilità al centro dell’attenzione di politiche e strategie economiche, industriali e sociali grazie all’integrazione in una piattaforma espositiva capace di stimolare queste politiche e strategie basandosi sulle grandi opportunità offerte dall’economia verde».
In esposizione ci sono veicoli elettrici, ibridi ma anche a gpl o metano. Un campo, quello delle auto a propulsione alternativa, che secondo gli organizzatori, ha di fronte un pubblico pronto ad accogliere la novità: «Da recenti sondaggi (IV Osservatorio Deloitte sull’auto elettrica) risulta che gli italiani acquisterebbero volentieri un’auto a propulsione alternativa – gpl, ibrida o elettrica – per risparmiare sugli eventuali costi dei carburanti. Ma per far decollare la domanda occorrono incentivi in favore della mobilità sostenibile. Interessanti i numeri del segmento noleggio: nel 2012 l’8% dei veicoli elettrici (su un totale di 524 unità) è stato immatricolato dai noleggiatori. Esaminando proprio i dati delle immatricolazioni, si evince che mese su mese (settembre 2012 – settembre 2013) i numeri sono positivi: metano +30%, ibride +141%, elettriche +64%».
Largo alla mobilità a basse emissioni anche nella Città Sostenibile, lo spazio di Ecomondo dedicato alle smart city. Tra le novità in esposizione qui c’è Trix, un mezzo elettrico a tre ruote: ha un costo di 3 mila euro, un’autonomia di 100 km in pianura e monta batterie al litio. «La peculiarità è la stabilità del mezzo grazie alle tre ruote anteriori – spiega Alberto Margani, venditore Trix per il Centro Sud -. Trix è ideale anche per chi ha timori ad usare un motociclo classico. Con la velocità regolabile a 15 o 25 km/h, Trix si sposa bene per i centro storici a traffico limitato. È tuttavia uno scooter 50 da cc. a tutti gli effetti: può trasportare due persone ed ha una portata di 150 chili». Per la ricarica? Trix si attacca alla classica spina di casa: «C’è un caricabatterie che impiega mediamente dalle 6 alle 8 ore. Altrimenti - spiega ancora Alberto Margani - è possibile acquistare un fast charger che in due ore e mezza ricarica le batterie. Le batterie durano mille cicli di ricarica. Percorrendo una media di 30 km al giorno durano circa tre-quattro anni. La spesa per la sostituzione è di circa 800 euro ma occorre considerare che i prezzi stanno scendendo».
A fianco delle novità, c’è anche chi consolida la propria presenza ad Ecomondo. Dopo l’esordio dell’anno passato, si sono nuovamente riuniti a Rimini gli Stati Generali della Green Economy. Le 66 organizzazioni che animano l’iniziativa hanno presentato il “Pacchetto di misure per un Green New Deal per l’Italia”: un pacchetto di misure innnovative e di pronta attuazione in chiave verde che, senza aumentare la pressione fiscale né il debito pubblico, siano in grado di attivare uno sviluppo durevole, una ripresa degli investimenti e dell’occupazione. Per i dieci settori stategici individuati (fisco, strumenti finanziari innovativi, investimenti in infrastrutture verdi, difesa del suolo e risorse idriche, rifiuti, efficienza e risparmio energetico, energie rinnovabili, filiere agricole di qualità ecologica, rigenerazione urbana e consumo del suolo, mobilità sostenibile, occupazione giovanile green) il “pacchetto” si muove lungo quattro direttrici: un fisco in chiave green, semplificazioni burocratiche, nuovi strumenti finanziari, ottimizzazione e razionalizzazione dell’uso delle risorse finanziarie. «Il pacchetto di proposte – ha detto Edo Ronchi, componente del Consiglio nazionale della Green Economy – ha la finalità di riuscire a sviluppare una green economy in grado di attivare un vero e proprio green New Deal per l’Italia. Per ogni tipo di misura del pacchetto si è individuata non solo la spesa, ma anche la copertura a partire da una riforma della fiscalità in chiave ecologica».
I numeri di questa seconda edizione degli Stati Generali della Green Economy, che si è chiusa giovedì 7 novembre, soddisfano gli organizzatori: 2.500 partecipanti, a cui vanno aggiunti più di 1.400 persone che hanno seguito la diretta streaming. L’hashtag #statigreen13 è stato, inoltre, nei primi tre posti dei trend topic su Twitter in Italia per tutti e due i giorni della manifestazione. «Gli Stati Generali della Green Economy 2013 – hanno concluso gli organizzatori – sono stati il punto di partenza di un percorso che si realizzerà nei prossimi mesi. Il Consiglio Nazionale della Green Economy lavorerà, infatti, insieme al Ministero dell’Ambiente e al Ministero dello Sviluppo Economico, con il supporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, per la realizzazione del piano strategico di sviluppo verde per il Paese attraverso l’attuazione del Pacchetto di misure per un Green New Deal per l’Italia».
Giuseppe Iasparra