Da rifiuti a sottoprodotti, la vittoria di Zaia
Con l’approvazione al Senato del testo della Legge Comunitaria 2009 sono stati introdotti alcuni emendamenti che hanno modificato il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, consentendo la valorizzazione dei sottoprodotti derivanti dalle attività agricole, di allevamento e forestali, anche se utilizzati al di fuori dell’azienda agricola, ma purché inseriti in un sistema di tracciabilità.
L’intervento era fortemente atteso dalle imprese agricole, in quanto costituisce una opportunità di integrazione del reddito delle aziende compatibile con gli obiettivi di tutela dell’ambiente. Perchè ciò fosse possibile era tuttavia necessario definire, in maniera univoca, la natura di sottoprodotti da agricoltura di questi “scarti”, per evitare che potessero ricadere nella normativa relativa allo smaltimento dei rifiuti, a seconda delle interpretazioni delle amministrazioni locali, spesso contradditorie.
Come riferisce l’ANSA, si definisce in questo modo un ulteriore tassello del sistema per la valorizzazione delle biomasse ai fini energetici, in vista del raggiungimento degli obiettivi comunitari sulla produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso modalità sostenibili che non abbiano ricadute negative sul mercato dei prodotti agro-alimentari.
“L’emendamento che abbiamo approvato nel testo della Legge Comunitaria” ha commentato soddisfatto il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Luca Zaia, “fornisce un nuovo importante sostegno per le nostre imprese agricole consentendo la giusta valorizzazione dei sottoprodotti” e permettendo, ha proseguito Zaia, “di creare valore per le imprese agricole contribuendo al tempo stesso a raggiungere importanti benefici ambientali“.