AIAB festeggia i 25 anni con un “bioaperitivo” alla Camera
“La clausola di salvaguardia non può più attendere”. E’ questa una delle principali richieste rivolte alle istituzioni nel corso del “Bioaperitivo” di AIAB tenutosi ieri alla Camera dei Deputati in occasione della celebrazione ufficiale dei 25 anni dell’Associazione. L’evento, oltre ad un’occasione per brindare con le rappresentanze parlamentari presenti è stato anche un modo per chiedere maggiore attenzione verso un settore in forte crescita.
Insieme al neo presidente eletto di AIAB, Vincenzo Vizioli, erano presenti all’iniziativa la Sen. Loredana De Petris, la Sen. Elena Fattori, l’On. Paolo Russo, e l’On. Massimo Fiorio anche a rappresentare i tanti parlamentari aderenti all’iniziativa bloccati nelle votazioni d’aula. Non sono mancati interventi da parte di noti rappresentanti dell’associazionismo agricolo e ambientalista, che si sono affiancati a ex presidenti e storici soci di AIAB.
A fare dal filo conduttore dell’incontro le istanze del biologico rivolte alla politica, per la tutela di un settore che necessita attenzione e rilancio strategico. “Siamo orgogliosi del percorso fatto in questi 25 anni, ma ora che l’agricoltura biologica è una realtà consolidata, vogliamo proseguire ancora la nostra strada, fissando come priorità la ricerca e la sperimentazione per rendere sempre di più il biologico un modello di agricoltura sostenibile – ha dichiarato Vizioli – Il Governo ha emanato un decreto contro gli OGM, ma ora è tempo di agire, non vogliamo più assistere a dichiarazioni e atti giuridici imbelli che lasciano i campi coltivati a OGM liberi di inquinare produzioni, agrobiodiversità e immagine dell’agroalimentare italiano. Proprio per questo chiediamo al Governo la clausola di salvaguardia sulle coltivazioni transgeniche che esprima la volontà di mantenere l’intero territorio nazionale libero da OGM e non rischiare di vedere azzerare le produzioni biologiche a rischio contaminazione, come successo al mais bio spagnolo”.
Il tavolo di confronto è stato occasione per parlare di altri temi cardine dell’agricoltura biologica, alcuni dei quali già presentati e sottoscritti da alcuni rappresentanti politici nel patto pre-elettorale di AIAB, chiamato “Decalogo per la XVII legislatura”. Al centro del dibattito odierno, quindi, anche il ripristino della dotazione finanziaria a vantaggio della ricerca in agricoltura biologica, generata dal prelievo del 2% sulla vendita dei pesticidi, la lotta al consumo di suolo e promozione dell’occupazione giovanile nelle campagne, il portare il biologico al 20% di superficie al 2018, la legge nazionale per la promozione dell’agricoltura sociale e di sistemi innovativi di welfare territoriale e l’aumento degli Acquisti Pubblici Verdi capace di portare il bio in tutte le mense pubbliche a partire da quelle scolastiche e ospedaliere.
Tutti temi che hanno visto l’alternarsi di interventi politici e testimonianze da parte degli storici dirigenti AIAB che hanno ripercorso l’evoluzione del mondo del biologico in Italia e le tappe fondamentali dell’associazione.