Il Monviso riconosciuto dall’Unesco come Riserva della Biosfera
Il Monviso è stato formalmente riconosciuto come nuova Riserva della Biosfera nazionale e transfrontaliera nel programma UNESCO “Mab – Man and Biosphere”. Il riconoscimento è stato assegnato ieri a Parigi, nel corso della 25° Sessione di incontro del Consiglio Internazionale di Coordinamento (ICC) del Programma MaB dell’UNESCO.
Grazie al risultato ottenuto, il Parco entra nel ‘gotha’ della rete mondiale delle riserve delle biosfera, che conta 621 biosfere, di cui 12 transfontraliere, in 117 paesi in tutto il mondo. L’Italia da oltre otto anni non entrava nella lista dei MaB, e quella del Monviso rappresenta la prima candidatura nazionale di carattere transfrontaliero. La designazione a Riserva Transfrontaliera, è condizionata alla sottoscrizione dell’accordo di cooperazione tra lo Stato italiano e quello francese, che dovrà essere presentato dai Ministeri di competenza, entro il novembre 2013.
Il Programma “Man and Biosphere” – MaB UNESCO è stato avviato negli anni Settanta allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente, riducendo la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e progetti. La certificazione UNESCO viene rilasciata agli Stati che si impegnano a gestire aree territoriali nell’ottica della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile, con il pieno coinvolgimento delle comunità locali. L’ICC è l’organo decisionale del programma MaB chiamato ad esprimere la decisione finale sulle nuove candidature a Riserva della Biosfera presentate dai singoli Stati, sulla base delle valutazioni tecniche formulate dal relativo organo consultivo, l’International Advisory Commitee for Biosphere Reserves (IACBR).
Per il Monviso, l’area interessata dall’iniziativa è formata dal parco regionale del Po cuneese e dalle relative aree contigue, promotori della candidatura, dal sito SIC/ZPS “Gruppo del Monviso e bosco dell’Alevè” e da altri 88 Comuni coinvolti nel Piano Integrato Transfrontaliero “PIT Monviso”. Analogo processo è stato avviato, sul versante francese, dal Parc naturel regional du Queyras. La candidatura è stata sostenuta dalla Regione Piemonte, con la sottoscrizione del relativo Dossier, ed è stata ufficialmente presentata lo scorso settembre 2012. Gli assi prioritari della strategia proposta sono riconducibili a tre tematiche legate alla sostenibilità ambientale: energie rinnovabili, turismo e produzioni. La prima sarà condotta in stretta collaborazione con gli operatori locali, quella del turismo sostenibile sarà condotta in riferimento alla “Carta europea del turismo sostenibile”. che definisce una strategia di sviluppo turistico condivisa a livello locale tra tour operator e soggetti rappresentativi del territorio ed infine sarà condivisa la questione relativa alle produzioni tipiche in campo agro-forestale e dell’artigianato. Il “Contratto di Fiume”, inoltre, sarà un fondamentale strumento di programmazione negoziata che permetterà di avviare la gestione partecipata ed integrata del territorio.
“Il riconoscimento ottenuto – spiega Gian Luca Vignale, assessore regionale ai Parchi e alle aree protette – è la migliore risposta al grande impegno profuso dal sistema delle Aree protette regionali e da tutte le amministrazioni coinvolte per l’implementazione di un progetto carico di significato e finalizzato ad orientare la gestione degli ecosistemi naturali, promuovendo la compatibilità tra uomo e habitat naturale”.
Attualmente sono 8 le aree Mab in Italia: la Selva di Collemeluccio in Molise, il Circeo, Miramare a Trieste, il Parco del Cilento, Somma Vesuvio, la Valle del Ticino, il Parco dell’arcipelago toscano e la Selva Pisana, mentre sono cinque le candidature in corso: oltre all’area del Monviso la provincia di Siracusa, il Delta del Po, la Costiera amalfitana e la Sila.