Nasce Green Touch, il consorzio per abbattere le emissioni ICT
E’ stato presentato lunedì a Londra Green Touch: il consorzio coordinato da Bell Labs, la divisione ricerca di Alcatel-Lucent, che mira a rendere le reti di telecomunicazione più efficienti dal punto di vista energetico, rispetto ad oggi, per contrastare il problema dei cambiamenti climatici. Greentouch unisce le forze di alcuni dei principali operatori telefonici al mondo (AT&T, China Mobile, Telefonica, Portugal Telecom e Swisscom), produttori di chip come Freescale Semiconductor e i ricercatori del Mit, dell’Università di Stanford e di quella di Melbourne, con un budget di decine di milioni di euro, proveniente sia dall’industria privata che dai governi di Usa, Gran Bretagna, Francia, Corea e Portogallo.
Come rilevato dal Ministro per l’Energia e il Cambiamento Climatico inglese Ed Milliband, Green Touch rappresenta dunque un “avvicinamento stretto dell’industria con il mondo accademico per creare la ricerca, la tecnologia e le soluzioni necessarie per ridurre le emissioni di CO2″. Una visione di partnership “trasversale” ai diversi operatori condivisa dal Segretario per l’Energia degli Stati Uniti, Steven Chu: “Le vere sfide mondiali hanno sempre trovato la loro risposta più adeguata unendo le menti migliori in un ambiente creativo e senza limitazioni. Questo è l’approccio che abbiamo seguito per mandare un uomo sulla luna ed è il medesimo che dobbiamo seguire per affrontare la crisi del surriscaldamento mondiale“.
Il consorzio ha come obiettivo la creazione di nuove tecnologie che consentano, nei prossimi cinque anni, di ridurre di 1.000 volte il consumo energetico delle reti ICT che, globalmente, producono 300 milioni di tonnellate di biossido di carbonio ogni anno, pari alle emissioni di circa 50 milioni di automobili. Una riduzione ambiziosa, che corrisponde alla possibilità di alimentare le reti – a parità di prestazioni – per tre anni con la stessa quantità di energia oggi impiegata per il loro funzionamento di un solo giorno.
“Nel corso del prossimo decennio”, spiega Gee Rittenhouse, a capo del consorzio e vice presidente dei Bell Labs, “miliardi di persone caricheranno e condivideranno video, immagini e informazioni su reti pubbliche. Ci aspettiamo anche che l’uso di ICT aumenti drammaticamente nel momento in cui altri settori utilizzeranno i network per ridurre le emissioni di CO2. Tutto ciò comporta una crescita esponenziale del consumo di energia che noi, come industria, dovremo affrontare unitamente. Questo consorzio raccoglie innovazioni ed esperienze da tutto il mondo con l’obiettivo di incrementare l’efficenza e compiere importanti passi avanti nel campo della riduzione delle emissioni delle ICT”.
La prima riunione del consorzio si terrà a febbraio, per varare un piano di organizzazione quinquennale.
I membri fondatori della Green Touch Initiative comprendono:
- Laboratori industriali: i Bell Labs di Alcatel-Lucent, il Samsung Advanced Institute of Technology (SAIT), Freescale Semiconductor.
- Operatori di TLC: China Mobile, Portugal Telecom, Swisscom, Telefonica.
- Laboratori universitari di ricerca: il Massachusetts Institute of Technology (MIT). Il Research Laboratory for Electronics (RLE), il Wireless Systems Lab (WSL) della Stanford University, l’Institute for a Broadband Enabled Society (IBES) dell’Università di Melbourne.
- Istituti pubblici e organizzazioni di ricerca no-profit: il CEA-LETI Applied Research Institute for Microelectronics (Grenoble, Francia), Imec (con sede a Lovanio, Belgio), l’Istituto Nazionale per la Ricerca Informatica e Automazione (INRIA) in Francia.