Elezioni 2013, cosa votare? Piccolo vademecum per il voto ambientalista
Domani, domenica 24, e lunedì 25 febbraio 2013, si vota in tutta Italia per il rinnovo del Parlamento (Camera e Senato) e in Lombardia, Lazio e Molise per gli organi regionali. In vista di questo importante appuntamento elettorale la redazione di Greenews.info ha raccolto le sezioni dei programmi dei principali partiti e movimenti politici dedicate alle tematiche ambientali e le ha riunite, per comodità di consultazione dei nostri lettori, in un unico documento di 21 pagine, scaricabile a questo link.
Greenews.info ha anche selezionato, a propria discrezione, una proposta, per ciascun partito o movimento che risultasse particolarmente distintiva, al di là della base comune di intenti (tutti piuttosto simili, per la verità, anche se più o meno dettagliati) che accompagna i programmi sull’ambiente e la green economy. Eccole in ordine alfabetico:
FARE per Fermare il Declino:
- “Riforma del TU Edilizia: riduzione della discrezionalità amministrativa nel rilascio del permesso di costruire rilasciato da parte dell’amministrazione pubblica con il consenso dei privati su cui l’intervento edilizio ha un impatto ambientale e/o paesaggistico, mutuando il modello di “neighbour’s consent” applicato in paesi come l’Australia, dove il coinvolgimento in fase di progettazione dei proprietari di terreni e immobili su cui i lavori possono avere un impatto (paesaggistico o ambientale) previene il contenzioso e dà elementi valutativi che indirizzano l’azione amministrativa in sede di rilascio del permesso”.
Fratelli d’Italia:
- “Niente discariche né inceneritori: è l’obiettivo strategico a cui tendere nel medio-lungo periodo. Il principio ispiratore del ciclo dei rifiuti è quello di riutilizzare gli scarti come materia prima seconda. In tutto il mondo sviluppato le materie raccolte e riciclate vengono vendute nell’industria. Da noi si gettano ancora in discarica, magari abusivamente o senza aver impermeabilizzato il suolo e paghiamo anche profumatamente chi li riceve”.
Lega Nord:
- “Diminuzione delle tasse (accise) che incidono sul costo dell’energia“.
Movimento 5 Stelle:
- “Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica estendendo a tutte le fonti rinnovabili e alla micro-cogenerazione diffusa la normativa del conto energia, vincolandola ai kW riversati in rete nelle ore di punta ed escludendo i chilowattora prodotti nelle ore vuote“.
PD:
- “La leva fiscale è uno strumento decisivo per incoraggiare comportamenti virtuosi e penalizzare chi pensa di poter continuare a scaricare il proprio tornaconto di breve periodo sul futuro di ognuno e delle nuove generazioni. Possiamo pensare a una modifica del sistema fiscale in modo da ridurre il carico su lavoratori e imprese per spostarlo sui consumi di energia e di materie prime“.
PDL:
- “Più incentivi per gli investimenti in nuove tecnologie finalizzate alla riduzione dei consumi energetici.”
Rivoluzione Civile:
- “Occorre promuovere la riconversione ecologica come nuovo modello di sviluppo, in tutte le sue applicazioni: all’urbanistica, all’edilizia, alle infrastrutture e ai trasporti. La difesa idrogeologica deve diventare la più grande opera pubblica italiana, all’interno di un ‘grande piano delle piccole opere’ che crei occasioni di lavoro diffuse nel nostro paese, garantendo la sicurezza della popolazione”.
Scelta Civica con Monti:
- “Dalle bonifiche dei siti contaminati, alla riqualificazione ambientale degli impianti industriali (non solo ILVA), dai progetti per le infrastrutture a quelli per le nuove imprese industriali: proponiamo l’adozione di nuove misure per stabilire procedure tecniche sulla base dei migliori standard europei e tempi ‘non discrezionali’ per le procedure di autorizzazione. Queste misure sempre più urgenti rappresentano una ‘infrastruttura’ necessaria per liberare risorse e favorire investimenti sostenibili per la crescita”.
Sinistra Ecologia e Libertà:
- “Pensare ancora a trivellare per il petrolio o per il fracking (fatturazione idraulica) e cercare di imporre nuovi siti per centrali a carbone è l’esatto contrario di quanto un paese come l’Italia deve fare. Nei nostri mari non vogliamo nuove trivelle per il petrolio e per il gas. Per contro la struttura geologica e geoclimatica del nostro paese indica la possibilità di un futuro esclusivamente rinnovabile“.
Qui di seguito è invece possibile rileggere le interviste a politici e amministratori candidati alle prossime elezioni e gli approfondimenti realizzati da Greenews.info nei mesi scorsi:
20.02.2013: “Menegon: più ambiente e meno stato”
13.02.2013: “Nel twitbattito romano si parla di ambiente, ma dai candidati solo risposte generiche”
12.02.2013: “Valentini: il candidato che Zingaretti ha strappato alla scienza del clima”
05.02.2013: “Fluttero: occhio all’inquinamento prima che ai cambiamenti climatici”
29.01.2013: “Edoardo Croci: in Italia l’ambiente è ignorato o affrontato in maniera ideologica”
22.01.2013: “Obiettivo defiscalizzazione e riconversione del territorio. Intervista a Angelo Bonelli”
15.01.2013: “Monica Frassoni: ecco il mio green new deal”
11.01.2013: “Cinquanta sfumature di verde, ma neanche un partito“
20.09.2013: “Decrescita: la spina nel fianco di politici e economisti“
A questo indirizzo ufficiale del Ministero degli Interni è infine possibile verificare tutte le informazioni pratiche per recarsi alle urne e utilizzare correttamente le schede di voto.
Redazione Greenews.info