Home » Nazionali »Politiche »Recensioni » Nel “twitbattito” romano si parla di ambiente, ma dai candidati solo risposte generiche:

Nel “twitbattito” romano si parla di ambiente, ma dai candidati solo risposte generiche

febbraio 13, 2013 Nazionali, Politiche, Recensioni

Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta”. La frase, dell’inventore-filosofo del Massachusetts Buckminster Fuller, è stata twittata ieri dall’associazione romana Urban Experience come speciale viatico al “Twitbattitosu mobilità, urbanistica e servizi con i candidati sindaco di Roma. Nata dalla collaborazione tra movimenti, come Legambiente e #salvaiciclisti, e alcune testate giornalistiche, tra cui La Repubblica, RaiNews (su entrambe era possibile seguire la diretta), Metro, Paese Sera e Adnkronos, l’intervista “collettiva” via Twitter – con l’hashtag sintetico #13RM – si è svolta lunedì, dalle 10.00 alle 17.00 e anche noi l’abbiamo seguita.

Ben quattordici i candidati al Campidoglio che hanno partecipato al “dibattito telegrafico” (con la sola esclusione del sindaco uscente, Gianni Alemanno, che si è reso disponibile a partecipare, al secondo round del confronto, in primavera), disciplinato da una serie di regole: i candidati si sono confrontati a coppie, le domande sono state rivolte loro da due moderatori scelti dalle testate partner (uno era Alberto Fiorillo, blogger dell’Espresso e responsabile delle aree urbane di Legambiente che ha ideato l’iniziativa). I sette confronti – della durata di circa 45 minuti – erano introdotti da tre domande, sempre uguali: “Qual è il giudizio complessivo sui cinque anni di giunta Alemanno?”; e poi i due grandi temi da affrontare nei “primi 100 giorni”: “Fori Imperiali definitivamente chiusi al traffico?”, “Delibera per consumo di suolo zero su aree agricole e verdi?”. Subito dopo i candidati potevano rispondere alle domande twittate, nel frattempo, dagli altri giornalisti o da utenti diversi, cittadini interessati, attivisti, romani critici e interrogativi sulla futura vivibilità della Capitale. Il tutto, in non più di 140 caratteri.

Al netto del giudizio sull’operato della Giunta Alemanno, per tutti, disastroso, inconcludente, clientelare, uno dei temi che vede concordi tutti i candidati è quello della pedonalizzazione dei Fori Imperiali e dell’area archeologica intorno al Colosseo, come misura da assumere nei primi 100 giorni di amministrazione. In sostanza, l’idea è che “per fare diventare Roma città aperta, il centro storico va chiuso alle auto private”, come twitta Luigi Nieri (Sel). In generale, per gli aspiranti primi cittadini, sarebbero da privilegiare “trasporto pubblico, bici, pedoni e tram”, scrive Alfio Marchini (Lista Civica, sostenuto da Udc e pezzi di Pd), mentre Alessandro Bianchi (Progetto Roma), già ministro dei Trasporti dell’Ulivo, propone la “chiusura immediata del Tridente”. Bici e mezzi pubblici sono la soluzione anche per il portavoce dei grillini, Enrico Stefàno, che dibatte con un Umberto Croppi (Fli), più cauto e propugnatore della “trasformazione delle linee ferroviarie regionali in metropolitane di superficie”, come strada più sostenibile economicamente. Mentre David Sassoli (Pd) si dimostra attendista: “Come ha fatto giustamente Pisapia, valuteremo la fattibilità con progetti e conti”.

Quanto all’opportunità di adottare una delibera per il consumo di “suolo zero” su aree agricole e verdi, un po’ tutti si dicono, ovviamente, favorevoli – si va da Paolo Gentiloni (Pd), secondo cui sarebbe “un traguardo che deve orientare pianificazione urbanistica di Roma metropolitana e Regione” a Marchini che lancia un “credo allo #stopconsumoulterioreterritorio anche perché in passato gli oneri pagati per tale consumo non sono andati ai cittadini” allo “STOP al consumo di suolo. SI alla valorizzazione e ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica” twittato da Stefàno. L’unico che risponde fuori dal coro è Croppi: “Non basta, quelle sono già tutelate, bisogna rivedere le delibere urbanistiche già approvate e ridimensionare il piano regolatore”.

Nel mirino del Twitbattito non poteva non esserci il tema dei rifiuti – “Quale sarà, con lei sindaco, la percentuale della raccolta differenziata a fine 2014? E a fine mandato?” – che mette in crisi un po’ tutti i politici tranne Sandro Medici (Lista civica) che si spinge fino a indicare le percentuali esatte: “Attualmente siamo 25%: raddoppio entro il 2014 e un ulteriore 25% a fine mandato”. In generale, ciascuno dei partecipanti denuncia la politica dello scaricabarile, della dilazione perenne, della irrisolutezza che ha portato a commissariamenti continui e all’attuale emergenza rifiuti. Come Marchini, che alla domanda “Favorevoli o contrari alla costruzione di un inceneritore per i rifiuti della Capitale?”, risponde: “Sul tema dei rifiuti non è più possibile accettare il ‘ballo della discarica’ tutti parlano nessuno è mai responsabile”.

Molte le domande lanciate dai cittadini su bikesharing, zone pedonali, aree verdi di quartiere: “Se si dovesse riattivare il bikesharing, pensate di allargarlo in tutta la città su modello Vélib di Parigi?”, “Vogliamo portare la bici in treno, metro, tram e (quando possibile) bus. Bici+mezzi pubblici=vivibilità”, “Il regolamento della Polizia Municipale prevede il divieto ai bambini di giocare in strada? è questo il prezzo da pagare per le auto?”. Altri interrogativi riguardano i servizi (“Liste di attesa asili nido comunali: come intendete ridurle, permettere accesso maggiore e favorire così donne?”) e l’inclusione sociale (“Come fare per integrare le comunità Rom e loro inserimento abitativo?”).

E tuttavia, tutte le risposte, senza differenze rimarchevoli – che, pure, siamo certi, esistano tra i candidati, per formazione culturale e retroterra politico – hanno attinto a un bagaglio piuttosto indistinto fatto di comune buon senso e dichiarazioni di principio. Naturalmente, la brevità obbligata delle risposte è un ottimo puntello che consente agli intervistati di rifugiarsi in slogan tanto efficaci quanto generici: molto difficile, se non impossibile, instaurare un contraddittorio su una frase non corretta o dal significato oscuro, durante un confronto via Twitter. Alla fine del Twitbattito, un utente chiede a Fiorillo come migliorare la partecipazione al dibattito,  rendendone più fluida la “fruizione” su Twitter. Il blogger ha le idee chiare e lancia due ipotesi migliorative: “Bisogna creare un account per le domande che renda subito evidente a chi legge e a chi deve rispondere chi sta ponendo gli interrogativi; bisogna fare in modo che le domande arrivino prima dell’incontro così da avere più tempo per sceglierle e ripostarle”.

Resta aperta una questione: chi fa il fact checking durante una diretta su un social network su temi ad alto grado di know-how come quelli ambientali? Il rischio è che la formula sia bella, aperta e orizzontale ma che si risolva in una sommatoria di micro-comizi, un dibattito privo di reale contraddittorio (il numero dei candidati non aiutava!) e, dunque, inutile.  È vero, infine, che la comunicazione al tempo dei social network offre, almeno in teoria, un chance di partecipazione reale e potrebbe davvero rivelarsi uno strumento democratico utile, per una politica “social” più vicina alla gente. Tanto più che ambiente, energia, stili di vita green, servizi, mobilità urbana sono stati completamente estromessi dalla campagna elettorale.

Secondo l’agenzia di stampa Reuters, “nell’ultimo mese, stando a lanci di agenzie, articoli di giornale e interviste a radio e tv, sono state rarissime le occasioni in cui i capi delle coalizioni – Pier Luigi Bersani, Silvio Berlusconi e Mario Monti, che insieme potrebbero raccogliere tre quarti dei voti, secondo i sondaggi –  hanno parlato di ambiente o “green economy”. Ma più o meno lo stesso vale per i leader di altre liste, compreso Beppe Grillo, il cui Movimento 5 Stelle potrebbe diventare la seconda o terza forza in Parlamento”.

Partendo da questa evidenza, per “portare l’ambiente nel dibattito politico pre-elettorale, diverse testate italiane “green” (tra cui Greenews.info) hanno lanciato una campagna di #greenbombing: l’obiettivo è quello di indirizzare domande sui temi ambientali, che tanto stanno a cuore dei cittadini, ai leader di tutti gli schieramenti. Un esempio di democrazia partecipativa anche questo, un veicolo per imprimere una direzione diversa a un dibattito che pare occupato militarmente da Imu, fisco e ipotesi di alleanze elettorali. È tempo che i politici studino di più le questioni legate all’ambiente e alla green economy. Basterebbe che leggessero anche altri sondaggi oltre a quelli dedicati ai risultati elettorali. Scoprirebbero che, ad esempio, secondo l’edizione 2013 di Ecobarometro – pubblicato su La Nuova Ecologia di febbraio e realizzato, come ogni anno, insieme all’Istituto di ricerca Lorien Consulting – per gli italiani “le tematiche ambientali sono una priorità, seconda soltanto ai problemi dell’occupazione”.

Ilaria Donatio

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live

PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende