L’Università Bicocca porta l’educazione ambientale alle Maldive
Pannelli solari, lampadine a basso consumo e corsi sulla sostenibilità ambientale. Sono le tre azioni in cui si articola il programma “Benefici dall’uso delle rinnovabili” che l’Università di Milano-Bicocca ha avviato ieri presso l’atollo di Faafu, nell’arcipelago delle Maldive.
Gli obiettivi principali sono la riduzione della dipendenza da combustibile fossile, la diminuzione del degrado ambientale e assicurare una maggiore autosufficienza energetica soprattutto alle isole più remote. Il progetto, della durata di un anno, ha un costo complessivo di 210 mila euro ed è sostenuto da Caritas Italiana con 150 mila euro.
Le isole delle Maldive si innalzano per meno di un metro sulla superficie del mare. Il rischio di sommersione a causa del riscaldamento globale, che provoca un lento ma costante innalzamento delle acque, è molto concreto. Per questo motivo, l’Università di Milano-Bicocca e la Caritas hanno deciso di portare avanti un progetto per ridurre le emissioni inquinanti sfruttando principalmente le fonti rinnovabili come il sole, il vento e le biomasse.
Il programma prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico che, spiega l’Università, ”sarà in grado di ridurre di circa il 50% il fabbisogno di combustibile fossile. I vantaggi di un sistema a pannelli solari sono notevoli: dall’avere costi di manutenzione minimi, all’evitare l’aumento del prezzo del petrolio e all’azzerare la produzione di emissioni nocive nell’atmosfera”. Inoltre, tutte le vecchie lampadine presenti sia in luoghi pubblici che nelle residenze private verranno sostituite con nuove a basso consumo energetico. “Circa 1.000 punti luce attrezzati con i nuovi LED porteranno a un risparmio ulteriore di circa 20 kWh”. Sono anche previste azioni di educazione ambientale rivolte alla popolazione dell’arcipelago: “L’Università di Milano-Bicocca terrà dei seminari volti alla formazione delle persone che a loro volta saranno poi gli ‘ambasciatori’ presso la propria comunità locale. I temi sviluppati saranno focalizzati sugli effetti del cambiamento climatico, incoraggiando i comportamenti virtuosi indirizzati all’attenzione all’ambiente circostante”. Gli studenti della scuola di Maghodoo racconteranno la loro esperienza in un blog e realizzeranno video che saranno poi diffusi su YouTube.
“Questo progetto rappresenta per noi una sfida che vuole dimostrare come i problemi legati ai cambiamenti climatici globali possano essere affrontati unendo tutte le forze disponibili, comunità locale e non. Solamente con lo sforzo congiunto di tutti, infatti, si possono ottenere miglioramenti reali dell’ambiente e, di conseguenza, anche nella qualità della vita”, spiega Paolo Galli, ricercatore del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’ateneo e coordinatore del progetto.
L’Università di Milano-Bicocca è già presente alle Maldive con importanti progetti di ricerca. In particolare, sull’isola di Maghodoo nel 2011 l’ateneo ha aperto, in collaborazione col governo della Repubblica delle Maldive e col sostegno del Ministero degli Affari Esteri, un centro di ricerca e formazione sulla sostenibilità ambientale e sulla protezione della scogliera corallina nel quale si svolgono master e corsi rivolti anche agli studenti maldiviani.