U4energy, gli studenti europei imparano a ridurre i consumi
Chi ha detto che il risparmio energetico è roba da grandi? U4energy è la prima competizione pan-europea sull’educazione energetica organizzata dalla Commissione Europea aperta a tutte le scuole, dagli asili nido fino alla superiori, di tutti i ventotto Stati membri più Norvegia, Islanda e Liechtenstein. I vincitori sono stati nominati nei giorni scorsi, ma la corsa verso il successo è stata lunga.
Il portale U4energy a settembre 2010 aveva ufficialmente lanciato tre diverse gare sull’efficienza energetica. La prima sulle “migliori misure intraprese”. Gli studenti e gli insegnanti, supportati dalla comunità e autorità locali, dovevano progettare e implementare un piano di risparmio energetico per ridurre i consumi a scuola. La seconda, invece, si riferiva alle “migliori azioni didattiche” e si rivolgeva esclusivamente agli insegnati, che hanno avuto l’opportunità di tenere le proprie lezioni sull’efficienza energetica a scuola fornendo metodologie e materiale educativo. Tutte le informazioni dovevano essere riportate in dettaglio, insieme a foto e video, nel programma della lezione. La terza, infine, premiava la “miglior campagna scolastica”. Con l’aiuto degli adulti, i ragazzi hanno organizzato, attraverso video, poster e disegni, una campagna di sensibilizzazione: i partecipanti erano invitati a parlare con le autorità locali, ad intervistare personaggi chiave o contattare i media per diffondere meglio il loro messaggio. L’obiettivo era far conoscere agli altri come risparmiare energia. Da non dimenticare, poi, l’assegnazione di un premio speciale per la miglior buona pratica. Tutte le competizioni invitavano gli insegnanti e gli studenti a pensare alle loro abitudini quotidiane in fatto di consumi, prendendo provvedimenti per ottimizzare le risorse energetiche.
La premiazione ha avuto luogo a due livelli: nazionale ed europeo. Il miglior piano di risparmio energetico si chiama “We Care” e viene da una scuola della Croazia. Un istituto piccolo, con circa trecento bambini. Nonostante il basso numero di alunni, aule e uffici il loro consumo di energia, sia elettrica che termica, è molto alto. Hanno così deciso di ristrutturare le parti vecchie della scuola: sostituzione del tetto, isolamento termico dell’attico, cambio delle vecchie finestre e porte in legno. Interventi che hanno portato alla riduzione dei consumi energetici, dei costi e delle emissioni di biossido di carbonio. Per la categoria “migliori azioni didattiche” ha vinto invece la Francia con “Energy is cool!”: come se avessero lavorato per una vera e propria agenzia locale di energia, gli alunni hanno dovuto rispondere ad un vero e proprio incarico da parte di un cliente reale. La richiesta veniva dal governo regionale, che è responsabile per gli edifici scolastici. I ragazzi hanno analizzato i consumi energetici del campus e formulato raccomandazioni, ma hanno anche dovuto implementare dispositivi di efficienza energetica e modelli in scala mostrati durante un evento aperto al pubblico, sottolineando così il forte legame con il territorio e la società. “Energy Tutors” è, invece, la campagna scolastica austriaca che ha vinto nella terza categoria. Gli alunni di una scuola superiore hanno organizzato, con l’aiuto di esperti, workshop sia per i bambini delle elementari sia per quelli della materna. I più piccoli hanno sperimentato e imparato a conoscere il riscaldamento globale, le energie rinnovabili, a fare energia elettrica con pannelli solari, come funziona una centrale eolica, la necessità di riciclaggio dei rifiuti. La best practice, infine, viene dal Belgio. È il concorso dal titolo “Ecoles Zero-Watt”: durante la gara le scuole sono andate a caccia di energia elettrica sprecata. Le scuole partecipanti si sono così impegnate a ridurre il consumo: quelle che hanno conseguito i risparmi più significativi hanno ricevuto pacchetti di strumenti energetici.
Beatrice Credi