Disney contro la deforestazione: cambia la politica degli acquisti di carta
L’espressione “castelli di carta” ha oggi un nuovo significato. La Walt Disney ha annunciato una nuova politica globale degli acquisti di carta, che riconosce l’urgenza di affrontare il problema della deforestazione, in particolare in Indonesia.
La Disney era stata criticata dal Rainforest Action Network (RAN) per aver utilizzato carta prodotta dalle controverse cartiere indonesiane APP e APRIL. La nuova policy degli acquisti di carta si applica ora a tutte le operazioni del gruppo dei suoi licenziatari, e comporta l’eliminazione dell’impiego di carta legata alla distruzione delle foreste. L’impegno comporta anche il taglio degli acquisti dalle controverse cartiere Asia Pulp & Paper (APP) e Asia Pacific Resources International Holdings (APRIL), e avrà un impatto particolarmente forte nel paese asiatico, luogo dove più al mondo le foreste pluviali vengono abbattute (spesso illegalmente) per produrre carta.
La nuova policy è il frutto di due anni di negoziati tra i dirigenti della Disney e il RAN. “Le foreste pluviali valgono molto più da intatte che non ridotte a polpa di carta – ha commentato Rebecca Tarbotton, del Rainforest Action Network – Disney si è unita al crescente numero di imprese che non ritengono più sensato sacrificare preziose foreste come quelle dell’Indonesia, per produrre la carta che usiamo ogni giorno”.
La Disney è il più grande editore del mondo di libri e riviste per bambini. Oltre a coinvolgere l’editoria, l’impegno comprende Disney Media Network, i parchi a tema, i villaggi turistici, le navi da crociera, e la confezione di tutti i prodotti, oltre a coinvolgere 3.700 licenziatari che utilizzano personaggi Disney, e influenzerà anche le operazioni di 25.000 stabilimenti in più di 100 paesi che producono i prodotti Disney, tra cui 10.000 soltanto in Cina.