Italia, il Paese dei 100 aeroporti
E’ stato reso noto oggi, in occasione della quinta giornata del summit Onu sul clima in corso a Copenaghen, il rapporto di Greenpeace “Attacco al clima dal cielo e dal mare”, rapporto che analizza i pericoli di effetto serra derivanti dalla navigazione e dall’aviazione.
Nel rapporto viene analizzato il caso italiano, che fa registrare una proliferazione di aeroporti locali ed una percentuale di emissioni che rappresenta quasi il 18% delle emissioni complessive del settore trasporti.
“Le emissioni aumentano a ritmi sempre crescenti”, si legge nel rapporto di Greenpeace. ”Considerando solo l’aviazione, in 12 anni le emissioni dal trasporto aereo sono aumentate del 64% . Inoltre il numero di aeroporti, tra grandi e piccoli, ha raggiunto nel 2007 quota 101, tanto è vero che quasi il 40% dei voli nazionali, non considerando quelli verso le isole, copre distanze inferiori a 600 chilometri. La presenza di così tanti aeroporti, molti dei quali in città o nei pressi di centri abitati, provoca altri gravi problemi: è infatti proprio in fase di decollo e di atterraggio che viene emesso il 90% degli ossidi di azoto, oltre a monossido di carbonio, SO2, PM10 e PM2.5, arsenico, cromo, rame, nichel, selenio e zinco, sostanze dannose per la salute. La regolamentazione delle emissioni di gas a effetto serra da aviazione e navigazione internazionali a Copenaghen sarebbe il primo passo verso il contenimento dell’impatto in Italia del trasporto marittimo e soprattutto del trasporto aereo, le cui emissioni in Italia sono in forte e continua crescita”.