Olimpiadi Londra: la guida WWF al “televisore efficiente”
Il countdown per le Olimpiadi di Londra è terminato. Oggi l’inaugurazione e poi, fino al 12 agosto, il grande evento, che sarà in grado di richiamare, grazie alla copertura mediatica prevista, potenzialmente un pubblico di oltre 4 miliardi di persone, circa il 60% della popolazione globale. Schermi, maxischermi (e in qualche caso monitor di computer) per circa 20 giorni verranno accesi in ogni angolo del Pianeta per ammirare le gesta dei campioni moderni. Facile dunque che si scateni, anche in Italia, la corsa allo schermo Tv in grado di poter scrutare il gesto sportivo in ogni dettaglio, cogliere smorfie di fatica o sguardi di vittoria dei nostri atleti.
Una buona notizia per chi potrebbe essere colto dall’”ansia da prestazione ambientale” al momento dell’acquisto è l’introduzione dell’Etichetta Energetica, resa obbligatoria in Europa per i televisori da appena 6 mesi (gennaio 2012), ma adottata da alcune marche già da due anni. L’Energy Label ha favorito una vera e propria trasformazione del mercato con l’ingresso massivo di prodotti ‘salva-energia’: basti pensare che in due anni i consumi energetici dei modelli più efficienti si sono ridotti di almeno il 50%. Circa 2 anni fa comparirono infatti i primi televisori di classe A: oggi già esistono schermi di classe A++, una corsa all’efficienza difficilmente riscontrabile in altri prodotti ‘elettrici’ di largo consumo.
Sebbene la tecnologia aiuti a ridurre i consumi elettrici (e anche rendere le nostre bollette meno salate) nei negozi si vedono ancora vecchi modelli che non la espongono e dato l’elevato costo di questo tipo di prodotti è bene scegliere seguendo alcuni consigli.
Una speciale Guida al televisore efficiente è stata appena aggiornata nel sito TOP TEN, proprio in occasione delle Olimpiadi di Londra. Top Ten, il sito creato dal WWF nel 2000 per fornire suggerimenti sugli elettrodomestici più ecologici e convenienti, insieme a numerosi eco-consigli, in questi giorni garantisce un servizio ai cittadini quanto mai appropriato, visto che nel nostro Paese l’informazione e l’intrattenimento via TV raggiunge il 97,4 % della popolazione (45° rapporto Censis sulla situazione sociale dell’Italia) e che solo il 3,1% degli italiani non possiede un televisore – anzi, gran parte degli italiani (43,9% ) ne possiede addirittura due o anche tre (22,8%) ( Eurispes, Rapporto Italia 2012) .
Il sito TOP TEN, che aiuta a comparare circa 40 modelli delle diverse marche commercializzate in Italia, mette a confronto televisori delle diverse dimensioni: da quelli più piccoli (19-26 o 32 pollici) a quelli medi (37-42 pollici) fino ai maxischermi (oltre 46 pollici). I modelli selezionati sul sito TopTen sono per la maggiorparte modelli di classe A+ e qualche A++ e dunque consumano in media il 20% di energia elettrica in meno e anche oltre, ma è bene sapere che l’equazione “schermo grande=immagine migliore” non è sempre corretta mentre è sempre vero che “schermo grande=prezzo e consumo maggiore”.
Non facciamoci guidare, quindi, esclusivamente dalla classe energetica: può capitare che una TV da 32 pollici in classe A+ consumi comunque meno di un 42 pollici in classe A++. Il primo suggerimento del WWF è dunque di valutare bene di che apparecchio si avrà effettivamente bisogno, come primo passo per risparmiare denaro e energia, senza manie di gigantismo. Insieme alle caratteristiche tecniche (livello di definizione, risoluzione in pixel, prezzo indicativo) viene indicato anche l’ indice di efficienza energetica e la classe energetica. Sul sito si potrà scoprire anche se il modello che vorremmo acquistare possiede la modalità Eco, che regola automaticamente la luminosità dello schermo a seconda delle condizioni esterne per risparmiare energia, oppure se si tratta di una Smart TV capace di connettersi a internet, di utilizzare i social network (strumenti potenziati ai massimi livelli dagli organizzatori delle Olimpiadi 2012) e di utilizzare applicazioni.
Nelle pagine degli ‘Eco-consigli’ vengono anche suggerite alcune informazioni per i nuovi schermi LCD, che ormai hanno soppiantato quelli a tubo catodico, e per quelli combinati (con videoregistratore o DVD incorporati), che spesso non risultano convenienti per via dei loro componenti meccanici e un periodo di vita nettamente inferiore a quella dei televisori.
Grazie alle indicazioni di Top Ten scopriamo anche quanto la nostra TV (vecchia o nuova) consumi accesa e in stand by e soprattutto quanto ci costi in bolletta in 10 anni di consumo: si va da una media di 50 euro l’anno per le TV più piccole a oltre 200 euro per i maxi schermi. Sebbene in media il consumo di una TV pesi per il 4% dell’elettricità domestica, moltiplicando il dato per il numero di televisori in Italia (calcolati sui dati Eurispes, da un minimo di 58 milioni e oltre, visto che molti ne possiedono più di uno in casa) si capisce quanto si possa contribuire con il nostro stile di vita e scelte di prodotti più efficienti sui consumi elettrici del paese e dunque sulla riduzione delle emissioni di CO2.