Agroinnova: parte la summer school sulla biosicurezza delle colture e del cibo
Una Summer school internazionale per favorire la costruzione di una cultura e di una consapevolezza sulla biosicurezza delle colture e del cibo fra tutti gli attori principali del settore: dagli studiosi alle Istituzioni, dai consulenti agli studenti. L’obiettivo ultimo è creare le basi per un network internazionale di competenze capace di mettere a punto efficaci sistemi di difesa in caso di introduzione deliberata o accidentale di patogeni nel sistema agro ambientale e agro alimentare.
Il corso di specializzazione si terrà a Torino, al Museo Regionale di Scienze Naturali (via Giolitti 36), tra il 16 e il 20 luglio. La Summer school è organizzata da Agroinnova, il Centro di Competenza per l’Innovazione in campo Agro-ambientale e Agro-alimentare dell’Università di Torino, nell’ambito del progetto quinquennale Plant and Food Biosecurity (PLANTFOODSEC), finanziato con circa sei milioni di euro dalla Commissione Europea per la Sicurezza nell’ambito del VII programma Quadro, avviato nel febbraio dello scorso anno e coordinato proprio da Agroinnova.
Cinque giorni di workshop e case studies, inclusa una simulazione di un possibile scenario critico condotta da UNICRI (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute). E’ inoltre prevista una visita allo stabilimento di Lagnasco Group, il Consorzio di cooperative con sede in provincia di Cuneo, che rappresenta quasi 400 produttori ortofrutticoli in Italia.
I partecipanti provengono da ogni parte del mondo: Marocco, Bulgaria, Ungheria, Colombia, Inghilterra, Turchia, oltre ovviamente all’Italia, a testimonianza, spiega Agroinnova, della volontà dell’iniziativa di contribuire allo sviluppo di un network internazionale specializzato sui temi della biosicurezza.
Di respiro internazionale anche il panel dei relatori e le tematiche trattate, a partire da Fausto Pedrazzini del National Research Council (CNR) di Pisa, già Direttore di Programma presso la Divisione Affari Scientifici della NATO, che terrà una lectio tracciando lo scenario attuale della biosicurezza in ambito internazionale. Ettore Bompard del Politecnico di Torino porterà un case study sul progetto SESAME, finalizzato a tutelare il rifornimento di energia elettrica in Europa in caso di minacce di vario genere, dai terremoti ad attacchi di tipo terroristico; Alfredo Caprioli, del Dipartimento di Sicurezza Alimentare dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma, affronterà il recente caso di epidemia di Escherichia coli in Germania; Edoardo Greppi e Lorenza Mola dell’Università di Torino, affronteranno rispettivamente i temi della legislazione e delle politiche sulla biosicurezza in Europa e nel resto del mondo e il rapporto fra biosicurezza e mercati internazionali.
“Il problema della biosicurezza oggi, in un mercato in cui le merci viaggiano ogni giorno da un continente all’altro, non può che essere affrontato in un’ottica globale”, spiega Maria Lodovica Gullino, direttore di Agroinnova, che svolgerà un intervento sui rischi emergenti in Europa in ambito agro-ambientale e agro-alimentare. “Questa Summer school, e il progetto europeo nel quale è inserita, si pongono proprio l’obiettivo – conclude Gullino – di creare un sistema internazionale che agevoli lo scambio di competenze, creando i presupposti per la messa a punto di sistemi di diagnosi e risposta rapidi ed efficaci, in grado di tutelare al meglio i consumatori”.