Anticipata la fine degli incentivi Cip6
La firma del decreto, da parte del Ministro Scajola, che porterà nel 2010 alla fine dei famigerati Cip6 raccoglie un consenso bipartisan.”Bene anticipare la fine degli incentivi Cip 6. E’ una decisione in linea con quanto stabiliva il Governo Prodi e di fatto sancisce la fine di un trucco pagato in bolletta da tutti i cittadini e dalle imprese“, ha commentato Ermete Realacci, esponente del PD.
”Ora c’é da auspicare” continua Realacci, ”che non si verifichino tentativi di deroga, perché parliamo di un’operazione che è costata agli italiani oltre 30 miliardi di euro e nel solo 2006 ben 3,5 miliardi di euro, non per incentivare realmente le fonti rinnovabili, ma le cosiddette “fonti assimilate alle rinnovabili” come i residui delle raffinerie e l’incenerimento dei rifiuti. Abbiamo speso quanto la Germania, che oggi è leader nel settore delle rinnovabili, mentre noi, grazie anche a questo ignobile trucco, siamo ancora molto indietro”.
“E a proposito di balzelli in bolletta”, conclude il parlamentare, “ogni anno dalle tasche dei cittadini escono 400 milioni di euro per smaltire le scorie del vecchio nucleare. Chi pagherebbe per il nuovo?”