Un magazzino tutto “verde”
Un magazzino tutto “verde”. Dal tetto alle fondamenta che è già attivo e che entrerà a pieno regime a gennaio 2010 quando sarà completato l’utilizzo delle scaffalature e saranno trasferite lì le sedi del consorzio logistico e per gli acquisti non alimentari. Da qui si movimenterà qualcosa come 730.000 metri cubi di merci destinate a rifornire i reparti non food di oltre 1400 punti vendita Coop in tutta Italia. “Un esempio di razionalizzazione logistica oltre che un polo all’avanguardia dal punto di vista ambientale –spiega Maurizio Martini, presidente Consorzio Nazionale Non Alimentari Coop Italia- Per Coop è un investimento significativo (pari a poco meno di 100 milioni di euro di cui 13,5 soltanto per l’impianto fotovoltaico) che abbiamo voluto fare perseguendo la logica della razionalizzazione del trasporto merci che abbiamo avviato già dal 2004 ottimizzando il rifornimento e garantendo sempre viaggi a pieno carico. Seguendo questa logica abbiamo ottenuto già egregi risultati: dal 2006, da quando abbiamo cominciato il processo di centralizzazione acquisti e consegne dei fornitori tutti gli indicatori di efficienza logistica sono migliorati: dal valore medio per metro cubo di merce, al costo logistico per metro cubo movimentato, al costo logistico complessivo sul volume di vendite. Avevamo fra gli obbiettivi la realizzazione di un grande magazzino centrale per ridurre ancora i costi di navettaggio e movimentazione fra i molti depositi che avevamo. Da qui la nascita di un nuovo, grande polo della logistica Coop per i non alimentari”.
Il nuovo polo logistico è parte integrante di un impegno di Coop nei confronti dell’ambiente che data da tempi non sospetti. Il criterio della progettazione sostenibile è riferimento per tutti gli ultimi insediamenti. Solo sul fotovoltaico ad esempio Coop prevede entro la fine del 2009 la messa in funzione di circa 50 impianti per complessivi 12000 kW, equivalenti a un investimento di oltre 50 milioni di euro sostenuti dalle 9 grandi cooperative di consumo. “Dai consumatori ai fornitori ai singoli punti vendita. La sensibilizzazione avviata da Coop sui temi dell’ambiente procede a tutto campo- conferma Aldo Soldi, presidente Coop-Ancc (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori)- Tuttora abbiamo in corso due importanti campagne consumeriste sul risparmio energetico (“Risparmia le energie” che coinvolge 2500 famiglie in tutta Italia e “Coop For Kyoto” che interessa 151 stabilimenti produttivi fornitori di prodotto a marchio) e continua il lavoro di Inres (il nostro consorzio di progettazione) per ideare e costruire edifici secondo criteri di efficienza e di rigore ambientale. Prima si valutano i consumi di energia, acqua, la produzione dei rifiuti, le emissioni rumorose, il traffico indotto; poi si scelgono tecnologie e sistemi di gestione in grado di ridurre emissioni e consumi per arrivare all’obiettivo di un punto vendita a “impatto zero”. Il magazzino di Prato rientra a pieno titolo negli ottimi risultati raggiunti come ad esempio Rimini dove nel 2005 è nato il primo ipercoop in Italia che ha azzerato le emissioni di CO2 da riscaldamento e condizionamento, Ascoli Piceno dove si trova l’unico ipermercato della grande distribuzione che ha ottenuto la registrazione di eccellenza ambientale Emas, o Sesto Fiorentino (Fi) dove si trova il primo centro commerciale in Italia che ha ottenuto la certificazione di sostenibilità secondo protocollo Itaca-Sustainable Building”.
Le caratteristiche ambientali del nuovo polo logistico- Il nuovo edificio occupa un’area di 100.000 mq circa ed è costituito da un fabbricato ad uso magazzino di 50.000 mq di superficie, di una palazzina uffici di circa 7700 mq suddivisi su 4 piani, oltre a circa 35.000 mq fra piazzali di manovra e aree di sosta. L’acciaio e l’uso di ampie vetrate caratterizzano architettonicamente l’intera struttura.
Il tetto ospita l’impianto fotovoltaico primo per dimensione in Italia tra gli impianti montati su un singolo edificio e tra i primi venti in Europa. Progettato da Inres, si compone di 15.650 pannelli in silicio policristallino forniti da Mitsubishi Electric che vanta oltre 25 anni di esperienza nell’industria solare, una superficie pari a quella di 5 campi da calcio e una produzione a regime, di 3.200.000 kWh di energia elettrica. Una produzione questa che consente di non immettere in atmosfera 1.860.000 kg di anidride carbonica all’anno. Pari al consumo medio annuale di 1185 famiglie o al consumo annuale di 14200 frigoriferi in classe A+ o di 22.000 personal computer in classe A Energy Star. L’anidride carbonica risparmiata in un anno equivale a quella assorbita da 2650 alberi nella loro intera vita. In termini energetici complessivi, l’impianto non solo sarà in grado di soddisfare al completo fabbisogno di energia del nuovo polo logistico, ma produrrà un quantitativo di energia eccedente; il surplus, stimato in 500.000 Kw, sarà immesso e ceduto sulla rete di distribuzione nazionale.
L’impianto sul tetto è inoltre integrato da 5 inseguitori solari, costituiti da 60 pannelli fotovoltaici Mitsubishi Electric, della potenza complessiva di 11,4 kW posizionati all’entrata del parcheggio che si orienteranno per massimizzare la produzione.
L’intera progettazione dell’edificio, ad opera di Tecnopolis, è comunque stata sviluppata integrando tra loro le migliori soluzioni atte alla riduzione dei consumi energetici e dei carichi ambientali, tanto da poter essere considerata un esempio di sviluppo sostenibile. In particolare, il riscaldamento dei magazzini è ottenuto con un sistema a pannelli radianti a pavimento a bassa temperatura, ottenendo una migliore uniformità, un miglior confort e un alto rendimento climatico, l’utilizzo di caldaie a condensazione per la produzione di acqua calda per riscaldamento garantisce un’alta efficienza energetica, l’acqua calda per uso sanitario e mensa è ottenuta con pannelli solari termici, il condizionamento della sala CED è realizzato con macchine modulanti a alta efficienza per un risparmio superiore al 60% rispetto ai sistemi tradizionali, tutta l’illuminazione è garantita da lampade fluorescenti corredate di reattori in grado di accendersi automaticamente comandati da sonde di luminosità opportunamente posizionate permettono di misurare l’effettivo contributo dell’irraggiamento solare all’interno dei magazzini dotati di ampi shed finestrati che garantiscono la luce naturale e fanno da supporto all’impianto fotovoltaico.
Le curiosità- Il cantiere, aperto nel maggio 2008 con le prime opere di realizzazione delle fondazioni, si è chiuso nell’ottobre di quest’ anno. Mediamente vi hanno lavorato 120 persone con punte di 230 lavoratori. Presenza di lavoratori dell’Est europa (Kirkisistan, Ucraina, Moldavia) e Africa. Un melting pot di nazionalità; in totale sono 15 i Paesi rappresentati (compresa l’Italia).
Coop Italia ha stretto un rapporto di collaborazione con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci; nell’atrio d’ingresso con cadenza annuale saranno proposte opere d’arte contemporanea della collezione. La prima installazione, visibile già dal giorno dell’inaugurazione, dal titolo “Invaders” è opera dell’artista Paolo Masi. Una serie di cerchi in plexiglas colorati e distribuiti come una libera pennellata di colore sulla parete, colloquia con l’ambiente che l’accoglie e cambia la percezione dello spazio architettonico.