Un oceano d’aria
Chi l’avrebbe mai detto. Anche l’aria ha una sua storia. E Gabrielle Walker, scrittrice e speaker radiofonica inglese, ne ha scritta una veramente appassionante.
Esperta di tematiche legate all’energia e all’ambiente, la Walker ha svolto una ricerca meticolosa sui personaggi della scienza (e non) che hanno contribuito a svelare tutto ciò che oggi sappiamo su questo straordinario elemento, grazie al quale è possibile la vita dell’umanità sulla Terra.
Come sia nata la volontà di dedicare un intero saggio all’aria, la scrittrice lo spiega nel prologo, ricordando l’episodio del 16 agosto 1960 a nord del New Mexico, quando alle sette del mattino Joe Kittinger si lanciò da un’altezza di 30.000 metri dotato solamente di una tuta da astronauta, di un paracadute e di una telecamera fissata al casco.
A una velocità superiore a quella del suono, questo coraggioso (e folle) capitano dell’aereonautica degli Stati Uniti attraversò i due strati più bassi dell’atmosfera che circonda il nostro pianeta (stratosfera e troposfera) in 4’ e 36’’, restando indenne alle artiche temperature della soglia dello spazio, alle radiazioni dei raggi ultravioletti, alla schiacciante rarefazione dell’aria intorno a lui, in uno degli ambienti paradossalmente più ostili che un essere umano avesse mai affrontato: il cielo sopra di noi.
“Mentre guardavo la straordinaria impresa di Kittinger , mi ritrovai a fissare la sottile linea azzurra dell’atmosfera che si librava sull’orizzonte curvo della Terra. E dopo che Kittinger ebbe saltato lo vidi galleggiare su un mare di quello che, come disse in seguito, gli sembrava il nulla. Rimasi incantata dal paradosso dell’atmosfera. Come può qualcosa di tanto delicato essere anche così potente? Un’eroina misconosciuta piena di fragilità e di fuoco – cos’altro potrebbe desiderare uno scrittore? Così mi misi al lavoro. E più indagavo, più capivo che uno straordinario cast di personaggi aveva collaborato per mostrarci la potenza dell’aria”.
Da Galileo Galilei che ne calcolò il peso, passando attraverso a Lavoisier, Torricelli, Boyle, Blank, Priestley che ne scoprirono le molteplici proprietà, per arrivare a Cristoforo Colombo che sfruttò gli alisei e i venti occidentali per andare e tornare dalle Americhe fino a Wiley Post, pilota di aerei che scoprì le potenti “correnti a getto” (definite “l’ingrediente finale che consente la vita sulla Terra”), Un oceano d’aria (Codice edizioni, 2009, € 26,00) ci fornisce una carrellata sulle principali figure storiche che, per ricerca o per puro caso, hanno costellato la storia del “più grande dono che il nostro pianeta possieda”.
Affascinata dalla molteplicità dei ruoli che questa “sostanza miracolosa” riveste per noi terrestri, la Walker, con un linguaggio semplice e ricco di aneddoti, fornisce un quadro completo dei passaggi cruciali che hanno portato alla conoscenza dei “misteri dell’atmosfera” così come ci sono noti oggi.
“Appena 32 chilometri sopra il nostro capo c’è un ambiente terrificante e inospitale, che ci congelerebbe, ci arrostirebbe e ci farebbe bollire. Ma gli strati d’aria che circondano la Terra ci proteggono talmente bene che neppure ci accorgiamo del pericolo. Questo è il messaggio di Kittinger e di tutti quei pionieri che tentarono per primi di capire la nostra atmosfera: noi non solo viviamo nell’aria. Noi viviamo grazie all’aria”.
Elena Marcon