Come diventare Energy Manager
Nel panorama economico odierno si sta affermando una nuova professione: l’Energy Manager.
Questa figura dal nome accattivante si traduce in “Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia”, ovvero colui o colei che, predisposti i bilanci energetici, supporta il decisore nelle scelte adeguate per un utilizzo efficiente dell’energia.
Ai sensi dell’articolo 19 della Legge 10/91, i consumatori di energia, pubblici o privati, che usufruiscono annualmente di più di 10.000 tep* (per il settore industriale) e 1000 tep (per gli altri settori) sono obbligati a nominare un Energy Manager.
L’interdisciplinarità risulta una caratteristica fondamentale per poter utilizzare a vantaggio del committente sia le leggi e le normative ambientali, sia le tecnologie di efficienza energetica e i finanziamenti nazionali ed internazionali. Ma anche le opportunità offerte dalle società fornitrici di servizi. L’obiettivo di questa figura professionale è quello di sviluppare studi e progetti che, analizzando costi e benefici, possano conciliare economicità e sostenibilità.
Da Enea – l’Ente Nazionale per l’Energia e Ambiente – in collaborazione con Fire – Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia – giunge dunque l’offerta di corsi di formazione e aggiornamento professionale aperti a tutti, ma rivolti in particolare a diplomati o laureati in materie tecnico-scientifiche.
Il primo corso, incentrato sul settore industriale, partirà a Milano il 30 novembre e durerà fino al 4 dicembre, con scadenza per le iscrizioni fissata al 27 di questo mese.
Il programma completo 2009 è on-line sul sito web di Enea.
*Tonnellate Equivalenti di Petrolio (1tep = 980kg di gasolio)