Carlsberg, il nuovo fusto ultraleggero in PET
Carlsberg Italia ha presentato ieri a Milano, una tecnologia innovativa destinata a rivoluzionare la distribuzione della birra nel canale HO.RE.CA: si chiama Modular 20 e permette di spillare la birra senza la tradizionale bombola di anidride carbonica. Il gusto non ci perde (anzi) e la schiuma rimane compatta. Inoltre, la birra non è più contenuta nei tradizionali fusti di acciaio, ma in quelli in PET - ideati e realizzati da Carlsberg – totalmente riciclabili, meno ingombranti e molto più leggeri per il trasporto. La birra mantiene il livello naturale di anidride carbonica e risulta più digeribille (può essere bevuta, in pratica, anche da chi soffre di gonfiori di stomaco), è più facile da spillare e, una volta aperta, mantiene una qualità eccellente per 31 giorni (in acciaio, la birra ha una vita di 4 giorni), eliminando gli sprechi.
Per presentare questa ‘nuova era del beverage’ si è svolta una tavola rotonda alla Carlsberg Drink Different Area di Viale Montenero, il primo temporary shop in Italia del marchio danese (affrettatevi, chiuderà il 30 settembre!). Un luogo di ritrovo e di degustazione che, in pochi giorni, ha accolto oltre 15 mila consumatori. All’incontro, moderato dal giornalista Alessandro Cecchi Paone, sono intervenuti l’amministratore delegato di Carlsberg Italia, Alberto Frausin, Fabio Iraldo, direttore di Ricerca presso l’Istituto di Economia e politica dell’Energia e dell’Ambiente (Iefe) dell’Università Bocconi, Cosimo Finzi, ricercatore presso AstraRicerche, e Luca Giaccone, curatore della Guida alle birre d’Italia di Slow Food. Un dialogo a più voci, per testimoniare come progresso e sostenibilità ambientale, anche in questo campo, possano essere due facce della stessa medaglia. Lo ha ribadito apertamente Cecchi Paone: “Non vogliamo difendere l’ambiente impoverendo la qualità della nostra vita”. In quest’ottica infatti, a guadagnarci è, innanzitutto, la qualità del prodotto: per i consumatori dei locali che utilizzano Modular 20 (già oltre 250 in tutta Italia), la birra spillata dai nuovi fusti è di qualità eccellente e con un gusto più fresco.
Secondo gli studi effettuati dalla Bocconi, i fusti in PET, rispetto a quelli in acciaio, riducono l’utilizzo di energia del 21%, l’effetto serra del 28% e, addirittura, i rifiuti pericolosi generati sono il 47% in meno di quelli creati con l’acciaio; inoltre, se il quantitativo totale di birra Carlsberg distribuito nel 2010 fosse veicolato nei nuovi fusti, l’energia risparmiata sarebbe equivalente a quella necessaria per illuminare uno stadio per 2.696 partite di calcio. Vantaggi significativi, ai quali vanno aggiunti quelli del fusto stesso in PET (ognuno di essi pesa poco più di 2 etti e
contiene 20 litri di birra): rispetto a quelli in acciaio, sono riciclabili, velocizzano il servizio, migliorano la logistica e la movimentazione dei carichi.
Grazie a questa innovazione, Carlsberg Italia è la prima azienda birraria, a livello mondiale, ad aver conseguito la Dichiarazione Ambientale di Prodotto, ponendo la filiale italiana al primo posto nella classifica dell’innovazione sostenibile di settore.
Agnese Pellegrini