Appello del WWF: Risorse naturali “in rosso”
L’umanità ha superato il budget naturale a sua disposizione per questo anno e da oggi, 27 settembre, è “in rosso”. Questo secondo i dati del Global Footprint Network, l’organizzazione di ricerca internazionale che promuove la scienza della sostenibilità lavorando sull’impronta ecologica, con la quale il WWF pubblica dal 2000 il rapporto biennale “Living Planet Report” (prossima edizione nel 2012, prima della grande conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile che avrà luogo a Rio de Janeiro a giugno, 20 anni dopo il grande Earth Summit del 1992).
I calcoli del GFN dimostrano che – approssimativamente in nove mesi, ovvero il 27 settembre- il fabbisogno di risorse dell’umanità ha sorpassato il livello che il pianeta è in grado di fornire e rigenerare. Gianfranco Bologna direttore scientifico WWF Italia ha detto: “Il segnale che ci proviene dall’Overshoot Day del Global Footprint Network è molto chiaro e costituisce uno stimolo fortissimo per accelerare la trasformazione del nostro sistema economico verso una strada di sostenibilità e di una nuova economia che metta al centro il valore del capitale naturale, senza il quale non esiste benessere e sviluppo economico nelle nostre società.”
Secondo i dati del Sustainable Europe Research Institute (SERI), oggi gli esseri umani estraggono e utilizzano circa 60 miliardi di tonnellate di materie prime l’anno (che diventano quasi 100 se consideriamo la mobilitazione di materia prima causata dalle attività minerarie e di estrazione). Il 50% in più rispetto a solo 30 anni fa. Ciò equivale al peso di 40 miliardi di automobili che per essere parcheggiate richiederebbero uno spazio almeno delle dimensioni dell’Italia e Austria messe insieme. Oggi ogni essere umano utilizza in media oltre 8 tonnellate di risorse naturali l’anno, 22 kg al giorno. Se si includono i materiali di estrazione e inutilizzati, ogni abitante del pianeta utilizza quasi 40 kg di risorse al giorno. In Europa, vengono estratte circa 36 kg di risorse a persona al giorno, a cui vanno sommate le risorse estratte ma non utilizzate, arrivando così almeno a 43 kg di risorse consumate a persona al giorno. Gli europei beneficiano, quindi, di un significativo trasferimento di risorse dai paesi più poveri; infatti con quasi 3 tonnellate pro capite l’anno, l’Europa è il continente con il più elevato tasso di importazioni di risorse destinate a mantenere il proprio livello di consumi.
“Questa situazione è insostenibile – continua Gianfranco Bologna del WWF Italia – Per questo, tra le tante iniziative avviate dal WWF, una è orientata proprio a “trasformare i mercati”, per ridurre significativamente il nostro consumo di materie prime quali il legno, la carta, il cotone, l’olio di palma, il pesce. Una trasformazione necessaria e urgente a tutti i livelli della società, dalla vita quotidiana dei singoli, fino alle filiere produttive delle imprese.”
Per facilitare questo compito sul sito www.improntawwf.it il WWF Italia ha elaborato due programmi interattivi per calcolare quanto “pesano” sul pianeta le nostre abitudini quotidiane, dando indicazioni molto concrete su come fare per alleggerire il carico:
- IL CARRELLO DELLA SPESA: Tutti possono calcolare il prezzo ambientale del cibo che arriva sulle proprie tavole grazie al “carrello della spesa” sul sito del WWF, un supermercato virtuale attraverso cui si può calcolare quanto le nostre scelte alimentari siano responsabili di emissioni di gas a effetto serra e da quest’estate (grazie alla collaborazione con Mutti) anche quanta acqua “mettiamo nel piatto”. Attraverso questa piattaforma, i consumatori possono acquistare virtualmente frutta, verdura, carne, pesce e altri prodotti, ricevendo alla cassa uno “scontrino” che riporta l’impronta idrica e di carbonio dei propri acquisti, insieme a consigli su come ridurre il proprio impatto ambientale scegliendo menù “green” a basso consumo di acqua e CO2.
- IL CALCOLATORE DELL’IMPRONTA DI CARBONIO: per scoprire quanto le attività quotidiane contribuiscono alle emissioni di anidride carbonica nell’arco di un anno e dunque incrementano i cambiamenti climatici. il calcolatore misura l’impronta di carbonio e mostra la differenza tra il tuo stile di vita, quello dell’italiano medio e quello dell’abitante medio del pianeta, raffrontati con l’obiettivo di forte riduzione auspicato dal WWF e dalla comunità scientifica internazionale per contrastare i cambiamenti climatici.