Pesca sostenibile, la battaglia di Legambiente
Il Mediterraneo storicamente è sempre stato un mare di naviganti e pescatori. Attualmente però, la pesca è un settore produttivo sotto pressione, delicato e debilitato da tutta una serie di cause come la riduzione degli stock di pesca, la concorrenza sleale di grandi navi extra UE che depredano il Mediterraneo nonché dall’importazione di prodotti scadenti dal sud est asiatico. Questo è il messaggio di Goletta Verde, la celebre campagna di Legambiente che si fa promotrice di un modello di pesca sostenibile, l’unico che può davvero permettere di tutelare le risorse ittiche e al contempo garantire alla pesca stessa un futuro nelle attività produttive.
Nel contesto attuale, i fattori che minacciano le attività legate alla risorsa ittica del Mediterraneo influenzano soprattutto quella che è la piccola pesca costiera che si deve trovare a fare i conti anche con alti costi di gestione. È però proprio questa tipologia di pesca che vede nella sostenibilità il proprio cavallo di battaglia e che riesce a coniugare e salvaguardare all’unisono i fattori ambientali, economici e sociali, utilizzando strumenti da pesca e pratiche ecocompatibili, che impattano poco o niente sull’equilibrio marino e sugli ecosistemi acquatici.
“Per dare sostegno alle piccole produzioni bisogna lavorare sicuramente su due fronti- dichiara Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente -, da un lato è necessario puntare sulla conservazione di questa pratica che rischia altrimenti di scomparire e dall’altro aumentare la consapevolezza del valore aggiunto che hanno i prodotti della piccola pesca costiera sull’economia e sul patrimonio tradizionale locale. La proposta di Legambiente per rilanciare il settore, vede, all’interno del processo di valorizzazione del prodotto, una disamina delle stesse attività di pesca, che dia particolare rilievo ad attrezzi definiti sicuramente più compatibili per l’ambiente e più selettivi nelle catture. Questo ultimo aspetto è da ritenere particolarmente importante in quanto potrebbe costituire l’inizio di un processo di riconoscimento di un prodotto ambientalmente sostenibile ed è ovvio che a tal proposito il ruolo della pesca artigianale, quella cioè a più forte valenza sociale e culturale, debba essere messo in particolare risalto.”
Goletta Verde è impegnata in tutt’Italia per sensibilizzare i cittadini su questi temi. In molti casi, è infatti il consumatore stesso che può orientare il mercato, come è accaduto nel settore agricolo con i prodotti biologici e quelli OGM Free. Lo stesso processo potrebbe essere attivato per i prodotti della pesca provenienti da catture effettuate con attrezzi “ambientalmente sostenibili”. Ma è di fondamentale importanza, innanziutto, l’individuazione e la “mappatura” di questi particolari prodotti.