Anche la Spagna dice no ai sacchetti di plastica
Anche la Spagna mette finalmente al bando le buste non biodegradabili. Lo fa attraverso una norma di legge nazionale (l’art. 56 della legge 22/2011) che prevede la progressiva sostituzione delle buste non biodegradabili, fino alla loro definitiva eliminazione dal territorio spagnolo nel 2018.
Questo il calendario previsto per l’eliminazione dal commercio delle buste non biodegradabili in Spagna: il 60% degli shopper non bio attualmente in commercio verrà sostituito con buste realizzate in altri materiali prima del 2013; il 70% verrà sostituito prima del 2015; l’80% prima del 2016 e l’eliminazione totale delle buste non biodegradabili avverrà a partire dal 2018.
Come parametro per la biodegradabilità la legge iberica sceglie espressamente la norma europea EN 13432:2000, unico standard tecnico – come sostenuto da Assobioplastiche – in grado di certificare la biodegradabilità e/o la compostabilità di un dato materiale.
“La Spagna compie un altro importante passo in avanti per la tutela dell’ambiente – evidenzia il Presidente di Assobioplastiche, Marco Versari – sulla scia dell’esperienza pilota italiana, confermando ancora una volta la sensibilità crescente in tutta Europa sui pesanti danni cagionati dall’abbandono delle buste in plastica non biodegradabile. L’auspicio è che anche le Istituzioni europee recepiscano questa lodevole tendenza e si attivino per formulare norme di analogo tenore applicabili a tutti i Membri dell’Unione”.