Home » Campioni d'Italia »Rubriche » IRB: la sfida hi-tech per le biocolture:

IRB: la sfida hi-tech per le biocolture

luglio 20, 2011 Campioni d'Italia, Rubriche

Perché sprecare ettari di suolo e migliaia di tonnellate di acqua per produrre estratti di piante? Se lo è chiesto un gruppo di ricercatori e imprenditori, incontratisi quasi per caso alla fine degli anni Novanta. Così è nato l’Istituto di Ricerche Biotecnologiche Spa, puntando tutto su una scommessa: creare una tecnologia che permettesse di raggiungere alti livelli di qualità e sicurezza dei principi attivi vegetali, utilizzati dall’industria cosmetica e degli integratori nutrizionali, limitando l’impatto sull’ambiente.

Nel 2003 è stata brevettata HiTechNature, tecnologia che consiste in bio-colture su scala industriale di cellule vegetali (non Ogm) per produrre, in condizioni controllate, estratti vegetali. Detta così, la cosa sembra semplice, ma in realtà ci sono voluti anni di ricerche e investimenti di diversi milioni di euro per raggiungere il risultato, che quest’anno ha fatto vincere allo Irb il Premio Impresa Ambiente per la sezione Migliore Innovazione di Processo.

Il procedimento, spiega il responsabile Ricerca & Sviluppo Roberto Dal Toso, per 15 anni ricercatore in industrie farmaceutiche, «era conosciuto nelle università, ma risultava molto difficile da riprodurre su scala più ampia. La nostra sfida è stata proprio quella di passare dal banco di laboratorio a un livello industriale. Nel settore della cosmesi, siamo stati dei veri pionieri. Quando abbiamo iniziato, nel 1999, esistevano due aziende, una tedesca e una giapponese, che facevano bio-colture, ma per il settore farmaceutico». Oggi, Irb ha in commercio una decina di estratti diversi, e molti altri sono in fase di studio e sperimentazione. I clienti sono aziende che producono cosmetici e integratori. Europee, americane e asiatiche.

Consistenti i vantaggi ambientali: non si utilizzano fertilizzanti, pesticidi ed erbicidi e si limita di molto il consumo di acqua e suolo. «Nel caso dell’Echinacea Angustifolia, per esempio, per ottenere un chilo di Echinacoside, sostanza estratta dalle radici, noi utilizziamo solo 3 metri quadrati di superficie e una tonnellata d’acqua, contro i 1.149 metri quadrati di suolo e le 1.379 tonnellate d’acqua necessari per la coltivazione a terra della pianta. Per estrarre la sostanza, a noi servono poi solo 100 chili di solventi, contro i 500 per le piante coltivate in modo tradizionale».  La tecnologia Htn, inoltre, non incide negativamente sulla biodiversità, permettendo di evitare la raccolta di piante rare o a rischio di estinzione. Una linea di coltura, infatti, spiega Dal Toso, si può iniziare a partire solo da alcune foglie: «Dopo averle pulite, le riduciamo in piccoli frammenti. Il tessuto sente la ferita e si attiva per ripararla creando il cosiddetto “callo, una risposta naturale e spontanea della pianta. Noi facciamo crescere questo tessuto di riparazione in ambiente sterile, senza oltretutto modificare niente, visto che abbiamo da sempre un approccio non Ogm». Così, per esempio, sono bastate poche foglie di Stella Alpina, una specie protetta e coltivabile solo con lunghi tempi di crescita, per avviare una coltura cellulare e produrre così i suoi preziosi estratti con una forte azione anti-ossidante. «Il procedimento è utile soprattutto per quelle piante rare, che crescono molto lentamente, o nel caso di sostanze contenute in bassa concentrazione. Per le altre, rimarrà sempre più conveniente la coltivazione tradizionale».

La ricerca per arrivare alla tecnologia è stata lunga: Irb è nato nel 1999, ma commercializza gli estratti su larga scala solo dal 2008. Per questo, Htn è una tecnologia abbastanza costosa, «ma fin dall’inizio ci siamo dati l’obiettivo di ottenere sostanze di qualità a prezzi competitivi, utilizzabili cioè anche per produrre cosmetici di largo consumo, e non solo quelli che si trovano in farmacia». E gli estratti dell’Irb hanno anche altri vantaggi per il consumatore: «Venendo da cellula fatte crescere in ambiente sterile, non contengono metalli pesanti e altre sostanze che possono provocare allergie e hanno sempre la stessa concentrazione dei principi attivi, che invece varia in base alla stagione nelle piante coltivate».

Oggi alla Irb lavorano una ventina di persone, di cui otto ricercatori costantemente impegnati in nuove sperimentazioni: «Il nostro motto è che assolutamente non ci si può fermare. In questo momento, grandi aziende hanno capito le potenzialità di questa tecnologia per il settore cosmetico e stanno investendo molto nelle bio-colture. Noi partiamo avvantaggiati, abbiamo già una cinquantina di linee di piante diverse che stiamo studiando».

Veronica Ulivieri

 

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live

PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende