La Toscana verso l’auto a idrogeno
“Il mio augurio è che a partire dal 2012 almeno un’auto a idrogeno entri nella flotta delle auto di servizio della Regione Toscana“. Sono le parole che la vicepresidente della Regione Toscana, Stella Targetti, ha pronunciato pochi giorni fa a Firenze, durante il convegno organizzato da Università di Pisa e Regione Toscana, nel corso del quale sono stati presentati i risultati della ricerca “Progetto H2 filiera idrogeno“.
Il progetto, a cui ha collaborato anche la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha goduto di un finanziamento del CIPE (Comitato Interministeriale di Programmazione Economica) pari a circa 5 milioni di euro, affidato tre anni fa alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa.
“Spero che anche che altre amministrazioni pubbliche adottino qualche auto a idrogeno – ha proseguito la Targetti- non solo per il fatto che sono ecocompatibili, ma anche per la ricaduta positiva sull’occupazione”. La vicepresidente si è infatti congratulata per il livello raggiunto dalla ricerca regionale, sottolineando le interessanti ricadute in termini di trasferimento tecnologico sul territorio. Alcune aziende locali, come Piaggio, ACTA, EDI, Pont-Tech, hanno già mostrato interesse per gli ottimi risultati del progetto avviato tre anni fa. Da settembre sarà quindi realizzato un prototipo di veicolo commerciale basato sul modello del Piaggio Porter. Il motore di questo nuovo mezzo è già stato realizzato e un team di ingegneri e tecnici è al lavoro per testarlo.
L’Università di Pisa, in collaborazione con la Scuola Sant’Anna, ha lavorato in due direzioni: la creazione di veicoli con motori che utilizzino direttamente l’idrogeno come combustibile, al posto di benzina e gasolio, ma anche su veicoli elettrici alimentati con celle a combustibile, che usano cioè l‘idrogeno per produrre energia elettrica che, fa a sua volta muovere il veicolo.
Buona parte del convegno di Firenze è stata dedicata a illustrare lo stato delle ricerche, mostrando al pubblico i risultati raggiunti in un settore in lento ma continuo sviluppo. Esperti e operatori del settore, insieme a rappresentanti del mondo politico, hanno proposto una riflessione sullo sviluppo futuro della mobilità basata sull’uso dell’idrogeno come vettore di energia attraverso veicoli ZEV (Zero Emission Vehicles) economici ed efficienti. A margine del convegno, sono state anche esposte sezioni di motori e illustrate le tecnologie frutto dei 3 anni di ricerca toscana, che si è posta come obiettivo quello di “sviluppare il settore delle tecnologie di produzione, distribuzione, stoccaggio dell’idrogeno per la propulsione di veicoli, attraverso motori endotermici a idrogeno o con veicoli, sempre a idrogeno, dotati di celle a combustibile”.
All’incontro hanno preso parte Roberto Barale, prorettore alla ricerca dell’Università di Pisa, Maria Chiara Carrozza, direttore della Scuola Superiore Sant’Anna, e Pierangelo Terreni, preside della facoltà di Ingegneria dell’ Università di Pisa. E’ intervenuto infine Angelo Moreno di ENEA, che ha tracciato il panorama dello stato attuale, a livello europeo, della mobilità sostenibile, con un focus sull’uso dell’idrogeno come vettore energetico pulito.
Andrea Marchetti