Sostenibilità en plein air: impressioni post Fuorisalone
Passeggiare tranquillamente per Via Tortona oggi sembra la cosa più semplice del mondo ma basta pensare ad un paio di giorni fa, quando Milano era in pieno fermento per la cinquantesima edizione del Salone del Mobile, per avere l’immagine di una città trasformata in un vero e proprio spazio espositivo a cielo aperto.
Brera, Porta Romana, Via Tortona, Triennale, Garibaldi e molte altre zone sono state invase dai 321.320 visitatori venuti da tutto il mondo per un primo assaggio di quello che sarà l’Expo 2015. Il tema della sostenibilità, già presente negli spazi espositivi di Rho Fiera, ha contagiato l’intera manifestazione del Fuorisalone che ha dedicato ampio spazio alle tendenze green dell’arredamento e del design eco-friendly.
Particolarmente apprezzata è stata l’iniziativa Cuorebosco in cui un’installazione multimediale ideata da Attilio Stocchi ha ricreato un piccolo bosco nell’area Scala-Piazza San Felice, dove in passato il suolo era più alto e gli antichi Celti veneravano una radura protetta da alberi a loro sacri. Lo spettatore si è trovato di fronte un vero e proprio Theatrum Naturae in grado di ricreare la magica atmosfera, avvolta dalla nebbia e immersa soltanto nel diffuso cinguettio degli uccelli, che originariamente occupava una delle piazze storiche di Milano.
Impossibile non fare un salto anche nella patinata Via Montenapoleone dove il lusso diventa eco: la lampada a led orientabili Oro Colato di Iosa Ghini è la proposta per gli amanti del glamour alla ricerca di una fonte di energia pulita. A risparmio energetico è anche la nuova lampada Mobile Lamp presentata da Regenesi e disegnata da Matali Crasset.
Il cammino eco-fashion prosegue per Via Tortona dove, all’interno della mostra Design in Progress, si possono scoprire dei piccoli capolavori come quelli di Tomoko Tokuda, designer giapponese ma milanese d’adozione, che ricicla vecchi orologi per dare vita a gioielli raffinati e sostenibili.
Per gli eterni Peter Pan è stato presentato in Piazza Diaz, nell’ambito della mostra Design del gioco, Futbolin, un calciobalilla artistico progettato da Nicoletta Savioni e Giovanni Rivolta per A4A Design e realizzato con una semplice scatola di cartone. Sempre in cartone riciclato è la seduta di Molo Design esposta al Museo Diocesiano di Porta Vittoria.
Uno degli allestimenti più green è stato Sparkling, ecologicaly corret a Ventura Lambrate, mostra di materiali, oggetti e arredi totalmente sostenibili esposti all’interno dell’immobile ideato da Matteo Thun secondo i dictat della bioarchitettura. Il grande spazio della Fabbrica del Vapore è stato dedicato alla rassegna Design Sostenibile mentre il distretto Isola ha dato vita ad un progetto di riqualificazione urbana grazie ad un giardino di piante spontanee sul cavalcavia Bussa. E ancora: Da morto ad orto, l’esperimento nel vivaio Ingegnoli di Viale Pasubio dove gli infissi di una vecchia finestra abbandonata sono diventati una mini coltivazione di piante aromatiche.
Tra i protagonisti del Fuorisalone non poteva mancare il trasporto intelligente: grazie all’iniziativa E-move.me, primo brand italiano dedicato ai servizi di mobilità elettrica, è stata messa a disposizione la possibilità di fare test-drive con city car, motorini e personal mover. Anche Pegeut e Renault hanno colto l’occasione per presentare rispettivamente iOn, la city car elettrica, e Renault4 la vettura a zero emissioni. Inaugurata alla Fondazione Mudima durante i giorni del Fuorisalone ma aperta al pubblico fino al 3 maggio è invece “Up!Design e sostenibilità”, l’esposizione a cura di Moreno Gentili e organizzata da Volksvagen con la collaborazione del Politecnico di Milano.
Ilaria Burgassi