Energethica 2011 al Lingotto di Torino
Sarà James Barber, il padre della fotosintesi artificiale, scoperta destinata a rivoluzionare la produzione di energia, a inaugurare Energethica 2011, mostra convegno su fonti rinnovabili e sostenibilità, che si svolgerà a Torino dal 7 al 9 aprile.
La sesta edizione della manifestazione debutta al Lingotto Fiere, portando in un unico contenitore tutte le dimensioni della green economy: Mobilità, Casa Attiva e Sostenibile, Telegestione e Bioenergia, con l’obiettivo di progettare la Smart City del futuro. Su 12mila mq, oltre 300 espositori, un’area demo in cui si utilizzano materiali eco-compatibili, l’isola delle idee per informarsi su prodotti, consumi e modelli di comportamento sostenibili, uno spazio didattico per le scolaresche gestito dal Museo “A come Ambiente”.
Tra le novità in fiera spiccano i pannelli fotovoltaici di terza generazione, capaci di ridurre i costi di produzione e migliorare l’accessibilità economica delle rinnovabili; ascensori che consumano la stessa energia di un frullatore; modelli abitativi che fanno evolvere il concetto architettonico di “casa passiva” (costruita con materiali che garantiscono l’efficienza energetica) in quello di “casa attiva” e giocattoli a energia solare, destinati a educare il pubblico più giovane all’esistenza di alternative energetiche.
“È il momento giusto per proporre il risparmio di energia come prima fonte energetica e per rivendicare il ruolo delle rinnovabili nella produzione - ha dichiarato Edgar Maeder, Presidente Circuito Energethica. – Si fa largo finalmente l’idea che lo sviluppo durevole delle nostre società debba essere animato da un’energia intelligente e sostenibile. Inoltre, le nuove tecnologie e le idee in ambito green generano importanti opportunità di crescita economica distribuita; perciò, portiamo a Torino occasioni di business, dialogo e ricerca su temi di grande attualità”.
James Barber presenterà le opportunità offerte dalla “foglia artificiale”, inserita dalla rivista New Scientist tra le 50 innovazioni destinate a cambiare il mondo: potrebbe davvero consentire, in un futuro non lontano, la svolta decisiva per le fonti energetiche non inquinanti. Secondo il chimico inglese, la luce solare che cade in un’ora sulla terra, se opportunamente sfruttata, potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico di tutto il pianeta per un anno intero. Per Barber, che sta portando avanti diversi progetti con il Politecnico di Torino, la “pianta artificiale di foglie artificiali” non è dunque solamente più un desiderio onirico. Il prodotto finale dovrebbero essere foglie efficienti, che possano funzionare anche in zone dove non sono disponibili altre fonti energetiche né metalli preziosi e che siano a impatto zero, come accade nella fotosintesi naturale.