Sebigas: 9 società con aziende agricole in vista del biometano
Sebigas S.p.a., società del Gruppo Industriale Maccaferri leader nella realizzazione di impianti a biogas, ha reso noti gli obiettivi di crescita del proprio business per il 2011: un totale di 20 impianti da realizzare, tra cui 9 società di scopo che ne vedono la partecipazione diretta, con la finalità di posizionarsi – oltre che come EPC contractor (fornitore cioé di Engineering, Procurement & Construction) - anche come produttore di energia da biogas.
Gli impianti, alcuni già realizzati, altri di prossima realizzazione, nascono da intese e partnership con varie aziende agricole italiane, che hanno portato a costituire società per la costruzione di impianti sul territorio – nel pieno rispetto delle indicazioni fornite dal Protocollo di Kyoto – di cui Sebigas sarà partner globale per una gestione “chiavi in mano”.
Sebigas si conferma così uno dei leader mondiali sia nella realizzazione di impianti a biogas, sia nella produzione da questa fonte di energia rinnovabile, pur con l’attuale schema di incentivazione, che non ne valorizza ancora le potenzialità. In questo senso, si è infatti reso necessario un rapido completamento del quadro normativo per rendere economicamente sostenibile anche il passaggio successivo, ovvero la produzione di biometano.
“La scelta di Sebigas da parte dei produttori agricoli, che si aggregano o decidono di investire in un impianto a biogas – ha sottolineato il direttore generale di Sebigas Roberto Manzoni – rappresenta una vera svolta verso il mondo della sostenibilità e delle energie rinnovabili, specie in un comparto – quello agricolo – che deve confrontarsi ogni giorno con diverse problematiche legate alla produttività e al reddito”.
“Investire in un impianto a Biogas – continua Manzoni – rappresenta oggi una reale opportunità per integrare il reddito agricolo. Il biometano è il naturale prodotto degli impianti di digestione anaerobica e ha quindi un impatto ambientale pari a zero. Di conseguenza, e’ auspicabile che lo Stato decida, in tempi brevi, di incentivare non solo i KWh elettrici ma anche i metri cubi di biometano, quale alternativa reale alle cosiddette fonti fossili – notoriamente in via di esaurimento.”