A Torino la prima nazionale del film “Langhe Doc”
Il 4 Marzo, a Torino, la prima nazionale del film “Langhe Doc – Storie di eretici nell’Italia dei
capannoni” (Festival Piemonte Movie, Venerdì 4 Marzo, Cineporto di Via Cagliari 42, Torino, ore 19:00)
Langhe Doc è un film documentario di Paolo Casalis, della durata di 52′, della casa di produzione
Stuffilm di Bra.
Attraverso tre personaggi il film racconta un unico territorio e le sue trasformazioni.
Le Langhe, una terra pregiata, fresca di candidatura a Patrimonio dell’Umanità Unesco, in cui tuttavia i segni
dello sviluppo economico sono evidenti: urbanizzazione, abbandono delle aree e delle colture meno pregiate,
sprawl urbano, cementificazione.
Le piccole storie di Maria Teresa, Mauro e Silvio diventano il paradigma dei contrasti apparentemente
insanabili tra modernità e tutela, tra sviluppo e sostenibilità.
A Giorgio Bocca, memoria storica di una Langa che non esiste più e attento osservatore dei giorni attuali, il
compito di dipanare il contesto in cui si muovono Silvio, Maria Teresa e Mauro, tra atteggiamenti passatistici
e sviluppo sfrenato, candidature all’Unesco e denunce di scempi edilizi e ambientali.
A partire dai primi di Marzo sarà possibile acquistare Langhe Doc sul sito ufficiale del film
www.langhedoc.it.
Unitamente al film, il DVDpack in cartonato contiene il libro del giornalista Federico Ferrero (L’Unità)
“Storie di eretici nell’Italia dei capannoni”, 28 pagg. di approfondimento delle tematiche trattate.
Nel DVD inoltre una serie di contenuti extra, sette “Pillole Eretiche”, approfondimenti e curiosità dalla voce
dei protagonisti del film.
L’immagine di copertina del Dvd e del libro sono opera di Valerio Berruti, uno tra i più apprezzati artisti a
livello internazionale, cui il Pola Museum di Tokyo ha appena dedicato una mostra personale.
Langhe Doc – Storie di eretici nell’Italia dei capannoni
un documentario di Paolo Casalis / durata: 52′
in uscita a Marzo 2011
www.langhedoc.it
“Nel breve spazio della mia lunga vita l’Italia è cambiata in una maniera spaventosa.
É tutta una lotta contro il tempo, bisogna riuscire a diventare civili
prima che il disastro sia completo.
Bisogna vedere se arriviamo ancora in tempo a salvare questo paesaggio.
Per me in gran parte l’abbiamo già distrutto.”
Giorgio Bocca in “Langhe Doc”
Sinossi
Tre personaggi, tre produttori di cibo, tre “eretici” perchè pensano e agiscono in modo diverso
rispetto agli altri, per raccontare un unico territorio, le Langhe, universalmente riconosciute come
uno dei luoghi più belli d’Italia, di recente candidato a diventare “Patrimonio dell’Umanità
Unesco”.
Ciononostante, l’urbanizzazione, la cementificazione, il progressivo abbandono delle aree e dei
mestieri meno redditizi rischiano di trasformare le Langhe nell’ennesimo tassello di quella che in
”Langhe Doc“ Giorgio Bocca definisce “l’Italia dei capannoni”.
Quelle di Maria Teresa Mascarello, Silvio Pistone e Mauro Musso sono storie di chi ha intravisto un
futuro che non gli piaceva e lo ha rifiutato. Piccole sfide in cui tuttavia è possibile intravedere una
dimensione ben più ampia; sfide ancora aperte, non ancora del tutto vinte e che forse non lo saranno
mai: loro si muovono in una direzione, il mondo in un’altra, del tutto opposta.
Langhe Doc è un film documentario di Paolo Casalis, della durata di 52′, della casa di produzione Stuffilm di Bra.
Attraverso tre personaggi il film racconta un unico territorio e le sue trasformazioni. Le Langhe, una terra pregiata, fresca di candidatura a Patrimonio dell’Umanità Unesco, in cui tuttavia i segni dello sviluppo economico sono evidenti: urbanizzazione, abbandono delle aree e delle colture meno pregiate, sprawl urbano, cementificazione.
Le piccole storie di Maria Teresa, Mauro e Silvio diventano il paradigma dei contrasti apparentemente insanabili tra modernità e tutela, tra sviluppo e sostenibilità.
Giorgio Bocca, memoria storica di una Langa che non esiste più e attento osservatore dei giorni attuali, il compito di dipanare il contesto in cui si muovono Silvio, Maria Teresa e Mauro, tra atteggiamenti passatistici e sviluppo sfrenato, candidature all’Unesco e denunce di scempi edilizi e ambientali.
A partire dai primi di Marzo sarà possibile acquistare Langhe Doc sul
sito ufficiale del film. Unitamente al film, il DVDpack in cartonato contiene il libro del giornalista
Federico Ferrero (L’Unità) “Storie di eretici nell’Italia dei capannoni”, 28 pagg. di approfondimento delle tematiche trattate.
Nel DVD inoltre una serie di contenuti extra, sette “Pillole Eretiche”, approfondimenti e curiosità dalla voce dei protagonisti del film.
L’immagine di copertina del Dvd e del libro sono opera di Valerio Berruti, uno tra i più apprezzati artisti a livello internazionale, cui il Pola Museum di Tokyo ha appena dedicato una mostra personale.
Langhe Doc – Storie di eretici nell’Italia dei capannoni un documentario di Paolo Casalis / durata: 52′ in uscita a Marzo 2011. “Nel breve spazio della mia lunga vita l’Italia è cambiata in una maniera spaventosa. É tutta una lotta contro il tempo, bisogna riuscire a diventare civili prima che il disastro sia completo. Bisogna vedere se arriviamo ancora in tempo a salvare questo paesaggio. Per me in gran parte l’abbiamo già distrutto.” Giorgio Bocca in “Langhe Doc”
Sinossi
Tre personaggi, tre produttori di cibo, tre “eretici” perchè pensano e agiscono in modo diverso rispetto agli altri, per raccontare un unico territorio, le Langhe, universalmente riconosciute come uno dei luoghi più belli d’Italia, di recente candidato a diventare “Patrimonio dell’Umanità Unesco”.
Ciononostante, l’urbanizzazione, la cementificazione, il progressivo abbandono delle aree e dei mestieri meno redditizi rischiano di trasformare le Langhe nell’ennesimo tassello di quella che in ”Langhe Doc“ Giorgio Bocca definisce “l’Italia dei capannoni”.
Quelle di Maria Teresa Mascarello, Silvio Pistone e Mauro Musso sono storie di chi ha intravisto un futuro che non gli piaceva e lo ha rifiutato. Piccole sfide in cui tuttavia è possibile intravedere una dimensione ben più ampia; sfide ancora aperte, non ancora del tutto vinte e che forse non lo saranno mai: loro si muovono in una direzione, il mondo in un’altra, del tutto opposta.