L’interazione auto-rete elettrica nella città del futuro
Come saranno le città di domani? Quali soluzioni e strumenti innovativi possono contribuire a migliorare la qualità della vita? Innanzitutto la riconquista dello spazio pubblico come luogo di incontro e mobilità elettrica.
Così Siemens, Enel e Smart hanno fatto il punto della situazione, ieri a Milano, per rimarcare le linee guida di un trasporto urbano più sostenibile. Una nuova scossa per dare vita a un piano congiunto di mobilità elettrica che porta il nome di e-mobility Italy e vede interagire le competenze delle tre aziende.
Il progetto prevede la diffusione di 100 vetture elettriche alimentate da 400 punti di ricarica, pubblici e privati, messi a disposizione da Enel. Siemens Italia sarà invece partner tecnologico per la realizzazione del sistema di connessione alla rete delle auto elettriche, i contratti, i servizi, compresi quelli dedicati agli utenti e il controllo della rete. “A mio avviso in fatto di mobilità elettrica in Italia abbamo un vantaggio importante, che deriva dalla forte spinta sull’innovazione delle utilities e di aziende che stanno investendo in risorse preziose”, ha affermato in apertura dei lavori Federico Golla, amministratore delegato di Siemens Italia, che ha presentato l’Operation Center, ovvero l’infrastruttura di connessione.
Nella fase sperimentale, nei primi mesi del 2010, il team congiunto di ricercatori Siemens e specialisti Enel ha messo a punto il software. Ma tutto ha avuto inizio con un accordo stipulato a Bologna nel dicembre 2008 tra Smart ed Enel. La vettura protagonista del progetto e-mobility Italy è ora la Smart Fortwo Electric Drive, una vettura a trazione elettrica completamente fedele, nel design e nel comfort alla versione originale.
Enel fornirà un’infrastruttura di ricarica intelligente, in grado di dialogare con le vetture, di riconoscerle e di permettere a coloro che guideranno le smart fortwo electric drive di usare i punti di ricarica dedicati al progetto. Una rete al momento unica al mondo che consente un rapporto costante con i clienti e che prevede funzioni innovative per la gestione della ricarica.
I primi “electric drivers” che assaporeranno l’energia di questa nuova vettura vivono a Roma, Milano e Pisa. Tre città che rappresentano stili di mobilità diversi e possibilità quindi di sperimentare le varie potenzialità della smart electric drive.
Le previsioni al 2020 stimano un numero di auto elettriche variabile tra 1 e 4 milioni, circa il 10% del parco installato. Gli osservatori sono concordi che molto dipenderà dal prezzo del petrolio, dagli incentivi governativi e dall’innovazione tecnologica. Andando verso una mobilità sostenibile, l’utilizzo dell’elettricità sembra comunque rappresentare la soluzione migliore, garantendo efficienza e sicurezza.
L’efficienza energetica di un’auto elettrica, infatti, è due volte superiore a quella di un veicolo che utilizza un motore a combustione. Inoltre si tratta di energia che può essere prodotta a basse o nulle emissioni di enidride carbonica, da centrali eoliche o impianti solari. Utilizzando le proprie batterie come riserve temporanee di energia, le auto elettriche potrebbero risolvere inoltre il problema delle fonti di energia rinnovabile, che forniscono elettricità in modo discontinuo, anche quando non è necessaria, come di notte. Le batterie dell’auto potrebbero, infatti, essere ricaricate con questo eccesso di energia e più tardi, quando la domanda decresce, re-immettere energia nella rete.
Francesca Fradelloni