Prima settimana a Cancun: la gara a fare peggio
La prima settimana negoziale della Conferenza di Cancun sul Clima (COP 16) non ha visto sostanziali passi avanti nei negoziati: gli argomenti in campo sono ancora molti, dai finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo, al futuro dei progetti Clean Development Mechanism del Protocollo di Kyoto, alla lotta alla deforestazione.
Non è stata assunta nessuna decisione di rilievo, forse perché fino ad ora a Cancun ci sono stati soltanto i team di negoziatori, i cosiddetti ”sherpa”, mentre i Ministri sono arrivati solamente negli ultimi giorni e inizieranno a partecipare alle sessioni negoziali da domani. I Ministri dovranno valutare e discutere i due nuovi testi negoziali frutto del lavoro dei gruppi (Ad Hoc Working Group on Further Commitments for Annex I Parties under the Kyoto Protocol e Ad Hoc Working Group on Long-term Cooperative Action under the Convention).
Nei primi giorni della conferenza, alcuni Stati si sono tristemente distinti per l’assoluta mancanza di cooperazione e volontà di portare a termine i negoziati: anche quest’anno infatti, come a Copenhagen, ogni giorno sono stati assegnati i Fossil of the Day Award ai Paesi che più si sono impegnati per ostacolare le negoziazioni. Il primo giorno il Canada (ormai lontanto dall’euforia dei Greenest Games di Vancouver) è riuscito nell’impresa storica di vincere il primo, il secondo e addirittura il terzo premio di questi Awards! Il paese nordamericano infatti, non solo non ha dato, durante l’ultimo anno, alcun contributo ai negoziati, ma non ha nemmeno preparato un piano di riduzione delle emissioni di CO2 (perchè rinunicare alle sabbie bituminose dell’Alberta?) e, come se ciò non bastasse, sta cancellando i piani per supportare le energie rinnovabili e altre misure di efficienza energetica.
Anche il Giappone ha ricevuto un Fossil Fuel Award, la cui motivazione recita così: “proprio quando c’è bisogno di spirito di leadership, lo Stato natale del Protocollo di Kyoto rilascia una dichiarazione distruttiva nella sessione plenaria dell’Ad Hoc Working Group on the Kyoto Protocol Cancun, ovvero che in nessuna circostanza il Giappone iscriverà il proprio obiettivo sotto [una nuova fase] del Protocollo di Kyoto”.
Un altro Award è stato poi assegnato agli Stati che hanno proposto di far rientrare i progetti Carbon Capture and Storage nel Clean Development Mechanism del Protocollo di Kyoto e alle proposte di trasportabilità delle vecchie quote del primo periodo Kyoto (fino al 2012) nel nuovo periodo, permettendo così ad alcune nazioni che hanno ricevuto un ammontare di crediti eccessivo nella prima fase Kyoto di usufruirne successivamente.
Nonostante le difficoltà i negoziati vanno avanti. Resta da sperare che da domani si cominci a fare sul serio. Possibile?
Veronica Caciagli