Agricoltura e energia sul tavolo delle Commissioni del PE
In attesa della prossima seduta plenaria del Parlamento Europeo (dal 18 al 21 ottobre), nella quale interverrà anche, sui temi dell’ambiente, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon, abbiamo monitorato le questioni sul tavolo nelle varie commissioni che, a vario titolo, si occupano dei problemi della sostenibilità ambientale.
Nel corso della seduta dell’11 Ottobre della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale (dove il 26 ottobre verrà presentato il Libro Verde “La protezione e l’informazione sulle foreste nell’UE: preparare le foreste ai cambiamenti climatici”), il parlamentare francese Marc Tarabella ha presentato un progetto di parere in merito all’iniziativa UE per aiutare i paesi in via di sviluppo ad affrontare i problemi della sicurezza alimentare, con particolare riferimento ai paesi africani. Tarabella, ritiene che, a livello mondiale, sia necessaria una produzione agricola più sostenibile e meno energivora e, soprattutto, che le colture destinate alla produzione di biomasse non debbano sottrarre risorse e terreni e non debbano perciò essere in concorrenza con la produzione ad uso alimentare. L’UE, quindi, a parere di Tarabella, dovrebbe predisporre una politica di sostegno dei piccoli agricoltori e un progetto educativo che, attraverso la trasmissione di know-how, miri a creare posti di lavoro e permetta ai giovani di studiare le tecniche dell’agricoltura sostenbile, per produrre meglio, e a più basso costo, frenando l’esodo dalle zone rurali e riducendo la povertà.
Sul tema dell’agricoltura si concentrerà anche, il 27 ottobre, la Commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare, chiamata a discutere un progetto di parere dell’europarlamentare italiano Sergio Berlato, sul riconoscimento della agricoltura come settore strategico per la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare.
Ricco di ricadute anche il progetto di relazione della parlamentare Lena Kolarska-Bobinska, discusso nella Commissione Industria, Ricerca ed Energia e intitolato “Verso una nuova strategia energetica per l’Europa 2011-2020”. La relazione, considerato il periodo di crisi economica e gli ingenti costi da sostenere per investimenti nel settore energetico, mira ad individuare una linea comune europea, con l’obiettivo di creare un mercato energetico sempre più integrato, a vantaggio sia delle imprese che del cittadino, grazie all’emanazione di regolamenti di più facile e immediata applicazione all’interno degli stati membri. Un modo per rafforzare il ruolo delle rispettive Autorità per l’Energia, favorendo, al tempo stesso, il dialogo e l’interscambio.
Secondo Kolarska-Bobinska sarebbe inoltre auspicabile lo sviluppo di una rete sempre più moderna per l’energia elettrica, di tipo paneuropeo che, se non adeguatamente perseguito, rischia di frenare l’obiettivo UE del 20% di energie rinnovabili entro il 2020 nonché gli obiettivi di efficienza energetica, entrambi fissati con il trattato di Lisbona. L’Europa, continua la relatrice, dovrebbe quindi individuare (a partire delle prospettive finanziarie post 2013) e stanziare maggiori finanziamenti a favore degli Stati Membri per il raggiungimento degli obiettivi di risparmio ed efficienza energetica, in particolare favorendo un sistema paneuropeo di finanziamento delle fonti rinnovabili.
Andrea Marchetti