Rapporto ANCC–COOP: il 50% dei consumatori acquista prodotti sostenibili
Le scelte di consumo sostenibile degli italiani sono state indagate attraverso la ricerca condotta da ANCC – COOP nell’ambito del progetto PROMISE, che ha consentito di intervistare uno spaccato dei consumatori Coop, piuttosto rappresentativo, di quasi 11.000 persone.
Dall’analisi emerge con chiarezza che, a fronte di una diffusa consapevolezza dell’urgenza dei problemi legati all’ambiente e di una complessiva conoscenza ed informazione sulle tematiche dell’eco-sostenibilità, le scelte d’acquisto dei consumatori sono decisamente condizionate dalla considerazione degli impatti ambientali dei prodotti.
I dati mostrano, infatti, una connessione tra le pratiche di acquisto e il livello di conoscenza e consapevolezza su questi temi, che trova maggiore riscontro nei gruppi ad elevato livello di istruzione e di età mediana.
Significativa anche l’elevata fiducia che i consumatori mostrano verso le organizzazioni che producono e distibuiscono i prodotti, alle quali vengono “delegate” le scelte per un consumo responsabile. Dalla ricerca emerge, infatti che le scelte d’acquisto dei consumatori fanno riferimento a quell’insieme di politiche, controlli e attenzioni alle filiere produttive che, in tempo di crisi, sono garanzia, non solo di minore impatto ambientale, ma anche di qualità, sicurezza e salubrità dei prodotti.
Il quadro che emerge consente in definitiva di raggruppare i consumatori in tre gruppi ben distinti, prendendo in considerazione i criteri che guidano le loro scelte d’acquisto:
- un primo gruppo di consumatori caratterizzato da una considerazione sopra alla media dell’importanza dell’impatto ambientale e degli aspetti etici dei prodotti, che presta meno attenzione alla marca e ai prezzi bassi: sono gli eco-consumatori, che hanno fatto una ben precisa scelta di campo a favore di prodotti di qualità, rispettosi dell’ambiente e della società. A questo gruppo può essere ricondotto quasi un terzo del campione;
- un secondo gruppo di consumatori (oltre la metà del campione), più tradizionalisti, che hanno deciso di non selezionare più di tanto tra i prodotti sulla base di particolari criteri e delegano le loro scelte alla marca ed al punto vendita, come conseguenza di una fiducia maturata nel tempo che offre loro “automaticamente” garanzia di minore impatto ambientale, qualità, sicurezza e salubrità dei prodotti;
- infine l’ultimo gruppo, composto da consumatori che dimostrano complessivamente una scarsa considerazione per tutti i possibili criteri di scelta; rifiutano in sostanza di scegliere, sono consumatori delusi e disillusi, che rimangono ancorati alle sole ovvie certezze relative a prezzo e qualità .
Gli aspetti connessi al ciclo di vita dei prodotti sono complessivamente ritenuti molto importanti nelle scelte d’acquisto del campione intervistato. Il 39,5% li considera assolutamente discriminanti, con un particolare interesse verso l’impatto ambientale del processo di produzione e del numero di passaggi nella filiera tra il produttore ed il consumatore. In ogni caso, solo una percentuale inferiore al 20% degli intervistati non li ritiene importanti.
La pratica d’acquisto di prodotti eco-sostenibili è sicuramente una pratica consolidata all’interno del campione dei consumatori intercettato da questa indagine. Il 70% degli intervistati, infatti, acquista abitualmente questa tipologia di beni, con picchi importanti per i prodotti alimentari di stagione (97,87%) e locali (88,21%), le apparecchiature elettriche ed elettroniche (88,36%) e i prodotti per l’igiene della casa (77,02%).