TOB Indoor, la ciabatta Made in Italy biodegradabile e riciclabile
Le ciabattine che tutti portiamo in palestra, in piscina e in viaggio di solito hanno ben poco di sostenibile e sono difficili da riciclare. Per non parlare di quelle fornite dagli hotel nei kit di cortesia: spesso vengono dall’altro capo del mondo, sono usa e getta e destinate a finire in discarica o all’inceneritore. Per questo, i fondatori di TOB Italy, marchio che si propone di rileggere in chiave sostenibile gli oggetti di uso quotidiano, sono partiti proprio dalle ciabatte.
L’azienda ha lanciato sul mercato, da circa un mese, TOB indoor, una ciabatta Made in Italy in plastica biodegradabile e riciclabile, di design, leggera, termoisolante e con ingombro minimo. “Veniamo tutti e quattro dal settore delle calzature ecologiche. Con questo progetto abbiamo voluto unire il know how delle Marche, dove ha sede il polo calzaturiero più importante d’Italia e dove anche le ciabattine TOB sono prodotte, al gusto per il design e alla sensibilità ambientale”, spiega Paola Caracciolo, socia dell’azienda insieme a Ronni Ricci, Gianluca Menghini e Fabio Fortuna, che da anni lavorano nel campo delle scarpe ecologiche.
Per mettere a punto il prodotto finale sono stati necessari due anni di test e prove: “La ciabattina in commercio, coperta da un brevetto italiano, è il quinto prototipo che TOB ha realizzato. Ci è voluto molto tempo anche perché abbiamo fatto tutto con le nostre forze, senza indebitarci con le banche. Inoltre, abbiamo lavorato molto sul design, curato nei minimi dettagli: la suola, per esempio, è antiscivolo e leggermente massaggiante, capace di riattivare la circolazione. Un progetto a cui hanno partecipato diverse persone, dando ognuna il proprio contributo: due giovani studenti di Design, per esempio, hanno curato la comunicazione, il logo e il mood del prodotto”.
Se la produzione avviene nelle Marche, la materia prima arriva da un’azienda della provincia di Modena, la API, che fornisce biopolimeri di origine naturale e in linea con le disposizioni UNI EN 13432/EN 14995 anche a colossi come la Puma. “Il materiale che abbiamo scelto è Made in Italy e si degrada in sei mesi, contro i 600-800 anni necessari per la degradazione della plastica tradizionale. Inoltre le TOB indoor sono completamente riciclabili: a fine vita, possono essere differenziate come i rifiuti in plastica. Inoltre, questo materiale, oltre a essere sostenibile, ha anche una performance positiva per altri aspetti: è igienico, isola il piede e ne previene il riscaldamento e la sudorazione”.
I target sono diversi: da una parte ci sono i consumatori finali che cercano una ciabattina leggera, pieghevole, comoda e di design per il tempo libero e i viaggi, dall’altra tutto il settore alberghiero, in particolare gli hotel di gamma più alta. Per raggiungere il primo segmento, “è già in corso la distribuzione in farmacie, parafarmacie ed erboristerie, a cui si aggiungeranno presto altri canali, come centri benessere, palestre, piscine, negozi di articoli sportivi e da viaggio”. Una strategia diversa servirà per gli hotel: “Per loro, la ciabattina ha anche il vantaggio che, non essendo usa e getta come quelle oggi in uso quasi ovunque, può essere sterilizzata e riutilizzata. Inoltre, rispetto alle ciabatte che troviamo sempre nei set di cortesia, la nostra è di alta qualità e a minor impatto ambientale”.
In quest’ottica, TOB indoor vuole competere con ciabattine per gli stessi usi, ma profondamente diverse: “Stiamo già avendo dei riscontri molto positivi sul mercato, perché un prodotto come il nostro mancava, proprio per il fatto di coniugare insieme sostenibilità, usabilità, design, Made in Italy, produzioni artigianali”, continua Paola Caracciolo.
Con la stessa logica, TOB punta ora a reinterpretare altri oggetti di uso quotidiano, utilizzando sempre la bioplastica: “Non saranno necessariamente calzature: la nostra idea è di spaziare anche in altri settori…”.
Veronica Ulivieri