Marco Berry, ecologista delle cause semplici
Dovesse darsi un voto, Marco Berry, senza falsa modestia, si autopromuoverebbe per l’impegno nella sostenibilità ambientale, anche se, confessa, “essere ultra ambientalista è una gran fatica e non mi appartiene”. I suoi sforzi si concentrano su poche semplici, ma importanti pratiche a sostegno dell’ambiente: la mobilità sostenibile e la raccolta differenziata. Lui ama dirlo con uno slogan: “Se ciascuno di noi imparasse a dedicarsi a una causa sola e la portasse avanti nel suo piccolo con convinzione, il beneficio per tutti sarebbe massimo, con il minimo sforzo”.
D) Marco, il tuo volto è legato solitamente alla difesa dei diritti dei bambini e degli indifesi. Con Magic for Children cercate di costruire strutture sanitarie nei paesi più poveri del mondo. Non hai mai pensato di diventare testimonial per qualche causa a sostegno dell’ambiente?
R) Non l’ho mai fattosolo perché non mi è mai stato richiesto. Non escludo per il futuro di prestarmi a qualche campagna “green”. Oggi si deve fare qualcosa, prima di tutto a vantaggio dell’economia. Un’attenzione mancata all’ambiente che ci circonda significa anche una notevole perdita di soldi.
D) Il peggior difetto in termini ambientalistici della città in cui vivi?
R) Ora vivo a Torino, la mia città d’origine, e devo dire che la amo profondamente. Mi viene difficile criticarla. Ho vissuto a Roma e a Milano, e a New York. A parte l’ultima megalopoli, le altre due mi sono parse incomparabili con il capoluogo sabaudo. Tutta un’altra qualità della vita…
D) Almeno una nota negativa ci sarà… Torino è tra le città più inquinate d’Italia!
R) Forse, ma ha insegnato tanto agli altri, in tutti i campi. Oggi dovrebbe imparare ad essere, appunto, più green. La mobilità pubblica, ad esempio, funziona per chi abita in centro città e può permettersi di mollare l’auto a casa e muoversi in bici. Ma io abito in periferia, vicino a Rivoli e posso muovermi soltanto in macchina. Anche se la mia scelta ecologista al momento l’ho fatta, sono solo in attesa di poterla realizzare…
D) Qual è?
R) Comprerò un’auto ecologica della BMW che uscirà l’anno prossimo… (sarà l’ibrida Serie 3 ActiveHybrid? Berry mantiene il mistero… NdR). Per la città è perfetta, per il resto mi sposterò in treno. Dobbiamo adottare tutti un cambiamento importante, non funziona più questo tipo di economia. E’ mai possibile che siamo nel 2012 e andiamo ancora avanti a benzina?”
D) Colpa del mercato, della politica, dei privati o di tutti se non si riesce a cambiare?
R) I mercati, le lobby economiche sono inconvincibili. Prendiamo i libri scritto dal premio Nobel Al Gore, sulla crisi climatica e la Terra in bilico. Tante belle parole affascinanti, ma la politica americana non smuove le industrie, né le ha mai convinte a riconvertire i loro investimenti in energia pulita. Tocca a ciascuno di noi inseguire una causa che ritiene opportuna. La classica goccia nel mare ha un effetto domino fondamentale. Ma diciamo che su questo fronte gli italiani non ci vogliono sentire, manca il senso civico, l’amore per l’ambiente che ci circonda, l’educazione di base. Salvo poi all’estero comportarci benissimo, secondo le regole di un dato paese. Il malgoverno parte anche dalla politica: leggevo su La Stampa di ieri che il comune di Torino spende 35 mila euro al giorno per illuminare strade e piazze. Mi sembra una follia.
D) Ma qualche consiglio pratico per dare il via a una rivoluzione ecologista la Iena Berry lo dispensa?
R) Non sono un fanatico. Mi sento di consigliare di dedicarsi per bene alla raccolta differenziata, che comporta fatica e tempo, ma va a beneficio di tutti.
D) Quanti gradi ci sono in casa tua d’inverno?
R) Circa 20, il freddo non mi spaventa.
D) E sul risparmio dell’acqua che ci dici?
R) Sotto la doccia ho imparato a chiudere i rubinetti. Il vero salto di qualità ci sarà quando farò il fatidico gesto anche lavandomi i denti…Mi sto allenando, poco alla volta!
D) Il paradiso perduto in Italia?
R) Napoli. Una delle città più belle del mondo, massacrata da interessi, immondizia e mancanza di attenzione. Quando mi dicono che è anche il suo bello, mi incazzo. Il degrado è la sua rovina, è talmente meravigliosa che mi piange il cuore a vederla conciata così…
Letizia Tortello