L’ambiente come vantaggio competitivo: il caso EcoWorldHotel
Hotel con menù biologici e a chilometro zero, che usano carta riciclata, lampadine a basso consumo e detersivi eco-compatibili. E che si impegnano in tante altre azioni per limitare sensibilmente il loro impatto ambientale. Strutture ricettive di questo tipo sono in costante aumento. EcoWorldHotel è il primo aggregatore italiano di alberghi, B&B, resort, dimore storiche, case vacanze e ostelli attenti all’ambiente: in circa due anni e mezzo di attività, le strutture affiliate hanno superato le 110 unità, e continuano ad aumentare. Il progetto, nato nel 2007, consiste in un sistema di certificazione delle strutture turistiche, basato sulle “eco-foglie”: da una a cinque, a seconda dell’attenzione all’ambiente. Una modalità nuova e originale, che ha valso al marchio anche una menzione speciale nell’ambito del Premio Impresa Ambiente.
«Tutto è cominciato tra il 2002 e il 2003, quando io ed altri albergatori – spiega il presidente Alessandro Bisceglia – abbiamo conosciuto un dato che ci ha sconvolti: un albergo inquina quattro volte di più di un’abitazione civile. Questo significa che un palazzo che ospita un hotel ha un impatto ambientale uguale a quello di quattro grandi condomini». Da lì, l’idea di fare qualcosa. «Si parlava sempre di più di ambiente, eppure, mentre in Europa c’erano oltre 60 marchi per vacanze verdi, in Italia esisteva solo Legambiente Turismo, anche se il nostro Paese è al primo posto in Europa e al quarto nel mondo per numero di alberghi». Da quel momento, l’idea ha preso concretezza, e alla fine del 2007 EWH ha fatto il suo ingresso sul mercato, con risultati positivi: «Il nostro gruppo è composto da più di 110 alberghi e B&B, ma in questo periodo, ogni settimana se ne affiliano da uno a tre in più». Punto di forza, «la conoscenza del settore: siamo albergatori e conosciamo i problemi e i bisogni di chi fa il nostro stesso lavoro», sottolinea Bisceglia.
Il sistema di certificazione, di per sé, è semplice: si parte ottenendo la prima eco-foglia , per la quale è necessario rispettare i quindici requisiti obbligatori stabiliti dal gruppo. Tra questi, ci sono per esempio l’installazione di almeno il 60% di lampadine a risparmio energetico in classe A, l’utilizzo di detersivi eco-compatibili e di almeno il 50% di carta ecologica per gli usi di cancelleria, il monitoraggio costante dei consumi e di eventuali sprechi. Per ottenere ogni foglia in più, invece, è necessario impegnarsi in tutta una serie di azioni facoltative, a ciascuna delle quali è assegnato un punteggio: ogni 60 punti, si raggiunge un’altra eco-foglia. Tra le azioni facoltative, ci sono l’utilizzo dell’acqua piovana e di energia rinnovabile al 100 per cento, i cestini per la raccolta differenziata in ogni camera, i sistemi di spegnimento automatico del sistema di condizionamento.
Le storie di successo sono già tante: l‘Hotel Enterprise, a Milano, si è specializzato con ottimi risultati in eventi a basso impatto ambientale; l’Hotel La Residenza, sempre a Milano, ha aperto un Biologic Bar triplicando in tre mesi il proprio fatturato. E sta crescendo l’interesse anche verso la Ecologic Room , una nuova tipologia di stanza creata proprio da EWH. Una camera ad alta efficienza energetica e con caratteristiche di salubrità e comfort abitativo, realizzata con materiali naturali e progettata secondo i principi del Feng Shui,l’arte cinese che insegna a disporre gli ambienti in modo da raggiungere l’armonia e sfruttare l’energia positiva che circonda le cose e le persone, migliorando il sonno, la tranquillità, la salute, la produttività e contribuendo a ridurre le tensioni. Un prototipo è stato costruito nel 2009 all’Hotel La Residenza e altre Ecologic Room sono state appena realizzate all‘Hotel Ariston di Malcesine, sul Lago di Garda. La fortuna delle strutture di EWH deriva anche dal fatto di mantenere prezzi competitivi: «Essendo meno energivori degli altri e monitorando gli sprechi di risorse, riusciamo a risparmiare, offrendo così al cliente dei buoni prezzi, uniti alla qualità», spiega Bisceglia.
I più entusiasti, sono i turisti del Nord Europa: «Da quando il mio hotel è diventato eco, sono aumentati a dismisura gli ospiti olandesi, tedeschi, svedesi, finlandesi. Sono persone che prima di partire cercano volontariamente strutture attente all’ambiente». E anche le grandi aziende hanno scoperto l’importanza dei pernottamenti negli Eco hotel, da mettere poi in bella mostra nei bilanci sociali e ambientali: «Ikea, Coca Cola, Leroy Marlin scelgono sempre più spesso alberghi amici dell’ambiente per i loro dipendenti e collaboratori».
Veronica Ulivieri