Il buon senso a volte può essere rivoluzionario. Intervista a Renzo Macelloni
“Il buon senso, a volte, può davvero essere rivoluzionario”. Parola di Renzo Macelloni, presidente della Belvedere Spa, la società mista pubblica e privata (il 64,05% delle quote appartengono al Comune di Peccioli, la restante parte ad un azionariato diffuso composto da cittadini di Peccioli e di altri paesi della Provincia di Pisa) che gestisce la discarica situata nella frazione pecciolese di Legoli. Un impianto di smaltimento sinonimo di corretta gestione dei rifiuti, con ricadute positive per la comunità.
La discarica di Legoli, infatti, è stata una delle prime ad avere la certificazione europea EMAS. “Da un’emergenza ambientale” dice Macelloni, che è stato anche sindaco di Peccioli, “siamo riusciti a creare un sistema di eccellenza: vicino a Peccioli esisteva una discarica, sul finire degli anni ’80, di fatto non gestita e pericolosa per l’ambiente, utilizzata anche dai Comuni limitrofi. Abbiamo affrontato di petto la questione, mettendo in sicurezza il sito ed assumendone la gestione, consapevoli anche delle polemiche. Poi, dopo un periodo di gestione diretta da parte del Comune di Peccioli, è nata la società Belvedere SpA, nel 1997, a cui il Comune ha affidato la gestione dell’impianto di smaltimento, con il compito di reinvestirne i proventi sul territorio. Belvedere ha creato un indotto che da’ lavoro a più di trecento persone, tra posti diretti ed indiretti “.
Le attività della SpA non si limitano alla gestione della discarica: fin dai primi anni ’90, è attivo anche un impianto di teleriscaldamento che fornisce acqua calda al paese di Legoli. Grazie al movimento di turbine azionate dal biogas, inoltre, si produce energia elettrica venduta ad Enel. Sono in fase di studio di fattibilità, poi, un sistema di pale eoliche posizionate sul crinale della discarica, l’utilizzo del biogas per gli automezzi (la sperimentazione è condotta insieme alla compagnia Beyfin), la raccolta dei rifiuti tramite robot spazzini, i Dust Cart, (un progetto avviato in collaborazione con il Comune di Peccioli e la Scuola Superiore di Studi e Perfezionamento Sant’Anna di Pisa) ma, soprattutto, la dissociazione molecolare dei rifiuti. Con un sistema termo-chimico, grazie alla combustione in assenza di ossigeno (pirolisi) e con temperature ridotte (400 gradi centigradi circa), si scompongono cioé i rifiuti che, così facendo, producono un gas di risulta, detto syngas, usato per muovere turbine e produrre energia termica ed elettrica. La discarica, quindi, diventerebbe un impianto industriale in grado di produrre energia.
Oltre alle sperimentazioni, Belvedere ha però all’attivo anche progetti che sono già realtà, addirittura replicati nei paesi vicini: è il caso del fotovoltaico popolare noto come “Un ettaro di cielo”: un grande impianto fotovoltaico da 1 MW finanziato con la sottoscrizione, da parte di circa 350 cittadini di Peccioli e non solo, di un prestito obbligazionario emesso da Belvedere SpA. E proprio Belvedere si occuperà della gestione finanziaria di un progetto analogo, attivo a breve, a pochi chilometri di distanza da Peccioli, nel Comune di Terricciola.
I cittadini di Peccioli (meno di cinquemila), godono di tariffe ed imposte comunali agevolate e di molti servizi pubblici. Macelloni è consapevole delle peculiarità del “Sistema Peccioli”e del legame con il suo territorio: “Dobbiamo convivere con le contraddizioni, non tutto è replicabile, e certe cose sono possibili solo nelle piccole realtà. Tuttavia quello che abbiamo fatto è stato possibile perché abbiamo avuto il coraggio di fare scelte difficili, senza ideologismi, mirando a risolvere i problemi concreti del territorio, con cui abbiamo un rapporto addirittura di osmosi, da cui riceviamo stimoli e a cui volgiamo darne”.
Convinto che le maggiori risorse del territorio siano le risorse umane, infatti, Macelloni non si è accontentato di quanto fatto fin’ora e, insieme ai suoi collaboratori, ha ideato un percorso formativo di alto livello, pensato per i giovani pecciolesi dai 20 ai 35 anni, un “Ecomaster” gratuito, della durata di quattro mesi, avviato da Febbraio. “Si sono iscritti in 120, oltre le nostra aspettative”, ha commentato Macelloni, che ha definito il Master pienamente in linea con l’attività e lo spirito di Belvedere, quasi un atto dovuto verso la comunità e, nella giornata inaugurale, ha fatto una sorpresa ai partecipanti rivelando che la società ha intenzione di premiarne due o tre, che abbiano dimostrato maggiori capacità imprenditoriali:“Vogliamo investire sui giovani, ma come al solito alla nostra maniera, concretamente: i più meritevoli saranno proposti all’assemblea dei soci di Belvedere SpA, in sede di rinnovo degli organi societari: avranno, quindi, la possibilità di entrare a far parte del Cda di Belvedere”.“L’alto numero di iscrizioni ricevute”- ha concluso Macelloni- “è segno che tra i giovani c’è bisogno di adeguata formazione e con questo Master vogliamo dare nuovi stimoli a un territorio perché non rimanga, per così dire, seduto, in tempi di difficoltà economica e ritrovi un senso imprenditoriale, nuove idee, ragionamenti a banda larga. Insomma vogliamo che i giovani di questo territorio siano consapevoli delle sue caratteristiche eccezionali, per un rapporto biunivoco con Belvedere, perché dalle idee nascano altre idee nuove per il futuro”.
Andrea Marchetti