Bere o affogare: a Massarosa un “Patto per l’Ambiente” tra Comune e cittadini
L’idea, dice scherzando Damasco Rossi, Assessore all’Ambiente di Massarosa, in provincia di Lucca, “è nata dalla disperazione. In un momento del genere, si beve o si affoga”. E lui, quando si è trovato di fronte a una spesa di 3 milioni di euro in più per estendere il sistema della raccolta porta a porta a tutto il comune (23.000 abitanti e 16 frazioni), ha deciso di inventarsi qualcosa di diverso. “Quei costi, con l’entrata in vigore della Tares, sarebbero stati scaricati sui cittadini, e questo non era sostenibile. Nel 2012, il nostro Comune ha speso 1,2 milioni di euro per lo smaltimento dell’indifferenziato, che in realtà è composto per l’80-85% da materiali riciclabili che non vengono differenziati dai cittadini. Allora ho detto loro: pensate che, facendo bene la raccolta differenziata e riducendo i rifiuti potete risparmiare l’80-85%”.
Rovesciando quindi il modello – non costi, ma risparmi – a febbraio è nato il Patto per l’Ambiente, primo in Italia e oggi modello per altre amministrazioni: “E’ un vero e proprio accordo tra Comune e cittadini, volontario e non obbligatorio, in cui si chiede alle famiglie di seguire le nostre indicazioni di riciclo, riduzione e riuso. In cambio, tutti i risparmi ottenuti nel 2013 nel settore dello smaltimento verranno riversati in modo proporzionale rispetto all’importo iniziale della Tares su coloro che hanno aderito”. Oggi hanno sottoscritto il Patto 2.000 famiglie, pari a circa il 25% delle utenze domestiche, e i risparmi del periodo maggio-agosto ammontano già a circa 100.000 euro.
Un progetto nato sulla strada della strategia “Rifiuti Zero”, per sensibilizzare i cittadini e renderli più responsabili partendo dal portafoglio, ma anche per cercare di cambiare il modo di vedere i rifiuti e i servizi ad essi correlati: “I rifiuti – si legge nel Patto, scritto sotto forma di una lettera aperta – devono essere immaginati come la corrente elettrica, l’acqua o ogni altro servizio: anche i loro costi aumentano costantemente nel tempo e si pagano in base a quanti se ne produce e a come si smaltiscono. Quanti più cittadini parteciperanno al “Patto” e seguiranno con diligenza ciò che in esso è previsto, contribuendo sin da ora, con piccoli e virtuosi gesti quotidiani, alla riduzione dei rifiuti e alla loro corretta differenziazione, tanto maggiori saranno i risparmi e quindi le positive ricadute economiche sulle famiglie del nostro Comune che sottoscriveranno questa iniziativa”.
L’applicazione del Patto è iniziata ad aprile ed è stata accompagnata da una ottimizzazione del servizio. “Razionalizzando i giri di raccolta del porta a porta, che rimane in vigore nei quartieri di Massarosa in cui era già attivo prima di febbraio, nel 2013 abbiamo risparmiato 200.000 euro rispetto al 2012. I turni di raccolta dell’organico, per esempio, da tre sono scesi a due, quelli del verde da settimanali sono diventati bisettimanali”, spiega Rosi. Per facilitare invece la raccolta differenziata nei quartieri in cui c’erano i cassonetti, “sono state create delle vere e proprie isole ecologiche e abbiamo distribuito gratuitamente alle famiglie bidoncini per il multimateriale leggero e il vetro, oltre alle compostiere coperte. Solo da febbraio a oggi, in tutto ne abbiamo distribuite 600”.
Un’attenzione particolare, infatti, è stata dedicata ai rifiuti organici: “Costituiscono il 30% dell’indifferenziato. La loro trasformazione in compost nel giardino di casa fa diminuire i costi di smaltimento, che sono pari a 110 euro a tonnellata”. Il messaggio, anche in questo caso è stato chiaro: “Più composti, meno spendi”. “Chi ha una superficie a verde superiore a 50 metri quadri, è obbligato a usare un sistema di compostaggio, chi invece non ha spazio può buttare l’umido negli appositi bidoni stradali”. Nell’ottica della riduzione dei rifiuti, invece, l’amministrazione è attiva da alcuni anni con le Case dell’Acqua e la promozione di detersivi alla spina e pannolini lavabili.
Il Patto per l’Ambiente non è il primo fiore all’occhiello di Massarosa: il Comune infatti ha ricevuto il marchio Toscana Ecoefficiente nel 2012 per le politiche ambientali, ha vinto il primo premio dell’Associazione Comuni Virtuosi come Comune a 5 stelle, e il Premio Natura, promosso on line da Jacopo Fo, con i voti di 10.000 cittadini. L’idea del contratto con le famiglie per fare bene la raccolta differenziata in cambio di un risparmio sulla tassa rifiuti nel frattempo ha fatto scuola: “Ci hanno chiamato tante amministrazioni per chiedere come abbiamo fatto. A Stazzema, comune qui vicino che lo sta proponendo ai cittadini, abbiamo passato tutto, compreso il disciplinare”. Anche quello riusato dunque, per fare il massimo con finanze ridotte.
Veronica Ulivieri