Alessandro, il commercialista che ha adottato un parco urbano
Nei giorni di lavoro si occupa di tasse, imposte e business plans nello studio da commercialista, il fine settimana taglia l’erba gratis e si prende cura di ben 3 ettari e mezzo di terra e piante nel parco torinese di San Vito. Quello che frequentava d bambino, quello dei primi amori, delle corse mattutine da adulto. Lui si chiama Alessandro Martini, nato a Torino 41 anni fa, Scuola Militare Alpina ad Aosta e poi gli studi di Economia all’Università. Un commercialista che l’amministrazione comunale del capoluogo piemontese – dopo un iter piuttosto complesso, reso possibile dal “patto di collaborazione” del 2016 - ha autorizzato a curare questo polmone verde.
Per spiegare i motivi che lo hanno spinto a diventare il “custode” di San Vito, Alessandro fa un ragionamento etico ed economico allo stesso tempo: “Mi capita spesso di sentire lamentele di ogni tipo: dalle sporcizia a i buchi nelle strade. Il fatto di provare in prima persona cosa significhi curare la manutenzione di un angolo di marciapiede, di un’aiuola, di un’area verde ti fa capire la fatica che ci vuole per ottenere un risultato modesto e quindi l’importanza delle tasse che paghi. Prendersi cura del bene pubblico è molto oneroso – spiega Alessandro – L’auspicio è che qualcuno impegnandosi sul campo possa capire meglio il concetto”.
A San Vito con Alessandro ci sarà anche un pastore. Un allevatore che in questi anni ha portato le mucche a brucare l’erba del parco, riducendo il problema del taglio, ma non risolvendolo del tutto. I bovini infatti non mangiano qualsiasi cosa e lasciano le erbe infestanti. Per questo ora, al loro posto, per due volte l’anno, entreranno in scena 300 pecore. “Ma la presenza degli animali non basta, serve l’integrazione con la manutenzione umana”, sottolinea Alessandro, che dopo essere cresciuto in città si è trasferito in campagna “con mia madre, che aveva il pollice verde, una vera appassionata di fiori e giardini. Lì ho iniziato a curare il giardino di casa. Il mio vicino, un contadino, che purtroppo è venuto a mancare l’anno scorso a 98 anni, è stato poi un vero maestro: mi ha insegnato tutto: dal potare le piante a seminare le patate”. Pedagogia agricola, che unita al rigore militare, è tornata utile durante gli studi universitari “dopo la dura esperienza alla Scuola Allievi Ufficiali di Aosta, studiare mi è sembrato una passeggiata e dopo la prima sessione di esami ho messo delle locandine con scritto: Offresi studente per tagliare erba nei giardini. Un gran successo, che è diventato un lavoro vero e proprio. Ho impiegato 10 anni a tornare a guadagnare come guadagnavo da giardiniere!“. Finiti gli studi ad Alessandro è rimasta la passione, il trattore, i boschi che ha acquistato e, dunque, la legna con cui scalda tutta la famiglia.
Oggi Alessandro è anche Vicepresidente di Greencommerce, un’associazione senza scopo di lucro che dal 2010 si impegna a sensibilizzare imprese, artigiani, cittadini e amministratori pubblici sui benefici che un’ampia diffusione della green economy porterebbe alla collettività. Un’associazione in cui sono banditi gli slogan vuoti e facili – tipici del greenwashing - ma dove, al contrario, si parla di temi ostici come la “fiscalità ecologica“ o il riuso. “Cerchiamo di diffondere concretamente la cultura della sostenibilità – conclude Martini – intesa come strumento che ci aiuterà a crescere meglio“. Crescere in senso economico, ma anche civico.
Gian Basilio Nieddu