Letture per ragazzi: i vincitori del premio “Un Libro per l’Ambiente”
Cogliere la molteplicità e ricchezza di significato di termini come paesaggio, e indirettamente di ambiente, è un’aspetto determinante nell’ambito dell’educazione e della formazione. Il rispetto per l’ambiente, inteso nella sua accezione più ampia che non include solo la natura ma anche il paesaggio – e quindi il territorio, le sue specifiche tradizioni, la cultura peculiare dei suoi abitanti – nasce infatti da questa comprensione, che è sempre più importante condividere con le nuove generazioni, fin dall’infanzia.
Anche con questo scopo è nato il premio Un Libro per l’Ambiente, avviato nel 1998 da Legambiente e La nuova ecologia e giunto quest’anno alla sua XVI edizione, proponendosi di promuovere una relazione innovativa tra libro e giovani lettori attraverso un concorso per l’editoria di qualità a carattere ambientale rivolto ai ragazzi. La giuria è costituita dalla partecipazione effettiva di più di 2.000 piccoli lettori, di età compresa tra 6 e 14 anni, che dopo aver letto i volumi selezionati determinano con il loro voto i vincitori di ogni edizione del Premio. Quest’anno sono stati scelti i due volumi Rico, Oscar e il ladro Ombra per la sezione narrativa e Tutti i numeri del mondo per quella della divulgazione scientifica.
Il primo è un giallo scritto dal pluripremiato Andreas Steinhöfel, uno degli autori tedeschi più celebrati degli ultimi anni, traduttore, sceneggiatore per la tv e il cinema, giornalista nonché scrittore di libri per ragazzi e autore della fortunata trilogia che vede proprio i due piccoli Rico e Oscar protagonisti. Una coppia alla Sherlock Holmes e John Watson dove “l’intelligente al cubo” è Oscar il fifone, mentre il coraggioso ma con il cervello lento è Rico. Sullo sfondo della storia il condominio dove abita Rico, microcosmo esemplare di vite adulte quotidiane, spesso scandite da “pensieri grigi” in una Berlino che diventa la Città di tutti i giorni, con le sue bellezze ma anche con le sue insidie. Al centro del giallo è infatti Mister 2000, il ladro di bambini che fa tremare le famiglie. Saranno proprio Rico e Oscar a smascherarlo in un percorso che suggellerà la loro amicizia.
Rico, Oscar e il Ladro Ombra è infatti il primo volume di una trilogia che ha riscosso notevole successo in patria – ne è stato tratto anche un film uscito proprio a luglio – e che in Italia arriva grazie a Beisler Editore, editrice romana sempre attenta ai titoli un po’ particolari. Non a caso il volume fa parte della collana Serpente a sonagli, che raccoglie “Libri che sorprendono, attirano e a volte mordono. Per ragazzi appassionati, pronti a comprendere e partecipare alla realtà in cui vivono ogni giorno. Storie avvincenti scritte da grandi autori”. L’ambiente ritratto da Steinhöfel è quello della vita quotidiana, dove è necessario imparare fin da bambini l’importanza del rispetto per la diversità: da qui l’importanza di uno sguardo verso l’esterno in grado di cogliere tutte le sfumature, anche le più piccole. I due piccoli protagonisti sono ognuno a modo proprio dei “diversi” che trovano uno nell’altro la gioia dell’amicizia vera. Rico e Oscar incarnano i nuovi cittadini del mondo.
Il vincitore della categoria per la divulgazione scientifica è invece Tutti i numeri del mondo di Lara Albanese, laureata in fisica e da anni impegnata nella comunicazione scientifica, in particolare nel campo dell’astronomia e della fisica, che declina in più canali: teatro, televisione, mostre, formazione, libri per bambini e ragazzi. Nel volume illustrato da Cristina Bellacicco ed edito da Sinnos l’autrice offre ai suoi piccoli lettori un giro del mondo dal punto di vista della matematica: i tangram cinesi, i paradossi di Epimenide, i numeri dei Maya, il papiro di Rhind sono tutte occasioni per riflettere su grandi temi in cui sono presenti i numeri, ma allo stesso tempo sono flash sulle diverse culture del mondo. La matematica diventa un filtro attraverso il quale vedere epoche diverse, territori diversi, approcci diversi a domande universali che accomunano gli uomini a tutte le latitudini. Uno sguardo “glocal” che apre la mente su più direzioni.
Daniela Falchero