Ecoluxury, ritratti dal mondo
La storica casa editrice italiana De Agostini ha dato alle stampe la prima guida completa e dettagliata di Ecoluxury, directory che raccoglie e certifica ogni anno il turismo d’elite che fa da traino a un nuovo modello di turismo sostenibile.
Il temine Ecoluxury è stato infatti scelto per accostare due concetti che vengono generalmente contrapposti: l’ecologia, ovvero la scienza che studia l’interazione tra gli organismi e il loro ambiente sulla Terra, e il lusso, che si richiama al termine latino “luxus”, cioè “un oggetto che è più buono, bello o migliore di altri e che causa ammirazione e consenso”.
L’obiettivo di questa pubblicazione – curata da Enrico Ducrot, viaggiatore appassionato, attualmente professore e lettore all’Università di Pisa nel campo dell’Archeologia e del Turismo – è sfatare il pregiudizio secondo cui il degrado ambientale, l’inquinamento e l’esaurirsi delle risorse naturali siano causati dalla crescita economica. Il mondo del turismo, secondo la filosofia di Ecoluxury, è il miglior esempio di come la proprietà privata possa essere in grado di migliorare la qualità dell’ambiente, attraverso un modello definito ecologia di mercato.
Com’è possibile? “Perché (per un’impresa privata) nel valutare costi e benefici di una rinuncia a costruire, il guadagno sta nella protezione degli aspetti naturalistici dell’area turistica. La salvaguardia ambientale risulta il miglior affare per garantire gli investimenti”, scrive Ducrot. Paradossale, ma non assurdo.
Ecoluxury si propone dunque di promuovere le aziende turistiche che operano nel settore del lusso responsabile, aziende sparse sul territorio mondiale che proteggono la natura e l’identità culturale del luogo in cui operano promuovendo pratiche economiche responsabili sia al proprio interno che verso i propri fornitori.
Le strutture identificate, dopo un’attenta selezione, sono 147 in tutto il mondo. Location favolose, con panorami mozzafiato che spaziano dalla Nuova Zelanda alla Jamaica, passando per la Francia e il Sudafrica. Di ognuna vengono presi in considerazione diversi aspetti: dal cibo alla gestione del territorio, dal risparmio energetico al rispetto della cultura e dei monumenti dei luoghi in cui si insediano, senza dimenticare la flora e la fauna locali e ad ognuna vengono attribuite da una a tre golden tent (tenda d’oro), il criterio di valutazione adottato da Ecoluxury, che stabilisce l’impegno dell’azienda nella riduzione dell’impatto ambientale.
Anche se non propriamente maneggevole, a causa delle dimensioni da volume fotografico, la guida (45 euro) è, dunque, una pubblicazione utile e dettagliata, che dedica a ciascuno dei resort affiliati un mini dossier con fotografie, caratteristiche della struttura e soprattutto informazioni sulle attività ecologiche del resort.
Per semplificare la vita del lettore e aiutarlo a districarsi nella scelta del luogo più adatto al proprio eco-sogno di relax è stata inoltre inserita, alla fine del libro, una “tabelle delle attività” possibili, tutte a tema ambientale.
Provare per credere.
Elena Marcon