Il nuovo rapporto UNEP sul riciclo dei metalli
L’80% dei prodotti che contengono piombo viene riciclato, soprattutto le batterie, così come più della metà dei componenti in ferro e i principali componenti dell’acciaio, ma anche platino, oro, argento e la maggior parte dei metalli preziosi. Ma mentre l’oro delle applicazioni industriali viene riciclato all’80-90%, quello dei prodotti elettronici Hi-tech arriva appena al 10-15%. Il resto dei metalli invece, a livello globale, non si ricicla nemmeno, inclusi materiali come l’indio, impiegato nei seminconduttori, nelle luci al led, per lastre mediche e apparecchi fotovoltaici.
E’ lo scenario che emerge dall’ultimo rapporto UNEP, “Metal Stocks and Recycling Rates“, che analizza i livelli di riciclo di 60 metalli tra i più utilizzati. Secondo lo studio, meno di un terzo dei metalli presi in considerazione ha un tasso di riciclo, a fine vita, superiore al 50%, mentre per 34 metalli la quota di riciclo scende a meno dell’1%.
“Non riciclando i metalli e gettandoli via le economie mondiali stanno eludendo importanti benefici ambientali e aumentando la possibilità di rimanere con poche risorse“, afferma Thomas Graedel, docente dell’Università di Yale e fra gli autori del rapporto. “Se non abbiamo subito disponibili questi materiali a prezzi ragionevoli – continua Graedel – gran parte della tecnologia moderna semplicemente non potrà arrivare”.
La raccomandazione dell’UNEP è dunque di studiare prodotti di eco-design che minimizzino l’impiego di materiale metallico, sostenere economicamente e tecnologicamente la gestione dei rifiuti nei paesi in via di sviluppo e incoraggiare il riciclo di vecchi prodotti di elettronica. “A dispetto di sforzi significativi in tanti paesi del mondo - afferma lo studio – il tasso di riciclo dei metalli è basso in maniera scoraggiante e una societa’ del riciclo appare per il momento una speranza lontana”. Una conclusione amara, considerando che i metalli sono interamente riciclabili e la stima è che costi di meno dal punto di vista energetico portarli a nuova vita che estrarne di nuovi.
“I metalli – ricorda Achim Steiner, Direttore Esecutivo dell’UNEP nella prefazione – possono essere utilizzati più volte, minimizzando il ricorso all’estrazione e alla lavorazione di materiali vergini, risparmiando così energia e acqua e minimizzando il degrado ambientale. Aumentare il livello del riciclo a livello mondiale può quindi contribuire alla transizione ad un’economia verde efficiente, generando green jobs“.
Benedetta Musso