Visit Po River: le regioni del fiume fanno sistema
652 km di fiume che bagnano 4 regioni, 13 province, 474 comuni e che, da oggi, li uniscono non solo lungo il corso d’acqua, ma anche virtualmente.
Il portale Visit Po River è il nuovo strumento informatico che mette in rete i territori e le loro offerte, in modo chiaro e accattivante, con una grafica semplice e immediata. Frutto della collaborazione delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, il portale nasce con l’obiettivo di promuovere l’intera offerta turistica che si sviluppa lungo le sponde del Po, dal Monviso al Delta.
Al di là della preziosa utilità del sito, che offre informazioni aggiornate per turisti e viaggiatori - dagli eventi in programma alle offerte dei parchi naturali e gli sport praticabili- Visit Po River ha il grande merito di aver unito, per la prima volta, le quattro regioni attraversate dal Po, stimolando la sinergia e il lavoro collettivo, quel “fare sistema“, di cui troppo spesso l’Italia difetta e che invece, se applicato con intelligenza a un sistema turistico-fluviale attraente e competitivo come quello del Po, potrebbe essere in grado di attrarre turisti internazionali al pari degli altri grandi fiumi d’Europa.
Anche se non è stato facile. “Il lavoro di coordinamento va avanti da oltre 10 anni”, spiega Ippolito Ostellino, Direttore del Parco del Po Torinese, una delle realtà coinvolte dal progetto. “Nel 1993 a Piacenza nasceva la Consulta delle Province del Po con lo scopo di coordinare le politiche territoriali delle Province rivierasche, definire concordemente iniziative per la valorizzazione del fiume e delle sue risorse e coinvolgere tutti i soggetti istituzionali del bacino. Col tempo si sono interessate all’argomento (e al patrimonio naturalistico e ambientale) anche le Regioni”. Il portale è il risultato del lavoro e dello studio congiunto di questo coordinamento che, realizzato nell’ambito del progetto interregionale “Valorizzazione turistica del fiume Po” e finanziato con la legge nazionale 135/2001, si fa oggi vetrina di paesaggi, culture e iniziative.
“L’aspetto interessante del portale”, continua Ostellino, “è la possibilità di avere a disposizione degli enti e delle amministrazioni uno strumento dinamico in grado di offrire ai turisti una proposta unica”. Adesso la palla passa ai soggetti coinvolti, che dovranno approfittare di questo palcoscenico per pensare iniziative di sistema. “Questo portale deve essere uno stimolo per zone omogenee, accomunate dal grande fiume, per rispondere ad una sana competizione con una promozione ordinata e coordinata”. O almeno, questo è l’auspicio.
Ma sarà dedicata un’attenzione particolare all’ambiente? “Per ora”, ci risponde il Direttore del Parco del Po Torinese, “l’offerta turistica è completa e generica, senza un impegno dichiarato. Ma sarà cura e impegno dei parchi e degli enti dei territori promuovere un turismo sempre più attento e sostenibile”.
Alfonsa Sabatino