Milano inaugura il primo Smart City Point
Pensare la città del futuro, darle forma e avvicinarla all’esperienza dei cittadini. Che, spesso, di fronte a espressioni come Smart city o città intelligente, si sentono solo confusi. È da questa idea che nasce a Milano lo Smart City Point. “Un luogo per pensare la città Smart, che per adesso non si vede, ma si manifesta”, spiega Andreas Kipar, presidente di Green City Italia, che insieme all’associazione Castelli & Ville Aperti in Lombardia e Citicom ha promosso il nuovo spazio, con il patrocinio del Comune di Milano e del Consiglio di Zona 1. “L’amministrazione milanese ha tanti progetti in campo, e questo è un modo per stare al suo fianco e consentire uno scambio tra pubblico e privato. C’era l’esigenza di creare una piattaforma di dibattito culturale per pensare la città Smart al di là della componente strettamente tecnologica, e così abbiamo creato lo Smart City Point”, continua Kipar. L’idea è quella di superare la concezione della città intelligente come spazio iper tecnologico, valorizzando anche altri aspetti altrettanto importanti, a partire da “un’atmosfera urbana fertile per i progetti Smart”, ma anche “l’aria pulita e il verde”.
Kipar è un architetto paesaggista. Per lui il verde è il vero cuore pulsante delle metropoli: “Se la natura non riconquista il suo spazio all’interno delle città, queste diventano aride”. Le green city europee, connesse tra loro attraverso l’omonima associazione, si stanno preparando al prossimo Programma quadro per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020, che “privilegerà proprio il verde urbano per il suo ruolo fondamentale nei processi di adattamento climatico”. Anche da qui, dunque, la vitale importanza di parchi, giardini e aree verdi nella città intelligente del futuro.
Su questo concetto si basa anche la proposta di progetto presentata alcuni mesi fa da Green City Italia al Comune di Milano per trasformare il capoluogo lombardo in una città Smart e verde. La proposta dell’associazione è quella di realizzare la Green Ring, una “cintura verde che connette tutti gli spazi aperti metropolitani milanesi” e che si concentra in alcuni nodi strategici, chiamati Ingranaggi: “Si tratta in sintesi di promuovere un reticolo verde che innervi l’intero territorio della città ponendo al centro della pianificazione urbanistica e territoriale lo spazio pubblico, per una sempre maggiore permeabilità urbana a favore di una città più vivibile”.
Di tutti questi temi, e di molti altri che ruotano intorno alla grande sfida della sostenibilità urbana, si parlerà allo Smart City Point. “Una volta al mese organizzeremo eventi tematici. Parteciperà anche un team di aziende di diversi settori, dalla mobilità elettrica all’arredo urbano e al verde, per presentare cosa offre il mercato”. Le iniziative, continua Kipar, “saranno aperte a tutti i cittadini, per avvicinarli alla città intelligente del futuro” e saranno anche una buona occasione di incontro tra aziende e operatori del settore. Nell’ottica dei promotori, dovrebbe essere la “sede cui far riferimento per la costruzione di Milano Smart City. Potranno essere infatti sperimentate tutte le forme più avanzate di produzione di energia sostenibile, di tecnologie per la comunicazione e la gestione urbana, i mezzi di mobilità alternative, green & slow”.
La stessa sede del nuovo spazio (gli ex Caselli daziari di Porta Nuova) ha un significato particolare: “Prima – ragiona Kipar – erano il luogo in cui si pagava il dazio per entrare in città. Adesso, da qui partiranno gli stimoli per pensare la città in maniera più generosa”.
Veronica Ulivieri