SAP Sustainability Forum: la sostenibilità migliora il reddito
In pochi anni il modo di fare impresa è rapidamente cambiato. Ormai ogni azienda è costretta a confrontarsi con la sostenibilità ambientale dei propri processi produttivi, sia perché è la legge a imporlo o perché sono i clienti a chiederlo. C’è chi l’ha capito prima e si è portato avanti. C’è chi è ancora indietro da questo punto di vista ma ha voglia di recuperare il tempo perso.
Per tutte e due le categorie oggi è in programma il 2° SAP Sustainability Forum (all’Energy Park di Vimercate, dalle 9.30), evento promosso da SAP, multinazionale che propone soluzioni e software per applicare le regole della sostenibilità, dell’efficienza e del minor impatto nella quotidianità delle aziende.
Durante la giornata di incontri e dibattiti si approfondiranno questioni come la crescita in un contesto economico in difficoltà, lo spazio per la finanza sostenibile e lo sviluppo dei Paesi che fino a poco tempo fa erano in ritardo nella crescita industriale.
Il Forum è dedicato principalmente alle aziende, ma i temi sono, in realtà, fondamentali, nelle loro conseguenze, per tutta la collettività: basti pensare che secondo uno studio dell’ENEA (Rapporto Energia e Ambiente, 2009-2010) il settore dell’industria consuma quasi un quarto di tutta l’energia utilizzata in Italia. Nessun progetto politico e strategico complessivo per la riduzione delle emissioni e dell’impatto ambientale nel Paese può quindi evitare il tema della produzione industriale.
In tarda mattinata è prevista anche la partecipazione del Ministro per l’Ambiente Corrado Clini, per siglare un protocollo d’intesa sulla sostenibilità a cui stanno lavorando alcune aziende impegnate su questo fronte, tra cui SAP Italia. Altro nome di spicco nella lista dei relatori del Forum è quello di Jacques Attali, economista francese e fondatore di PlaNet Finance, gruppo internazionale che promuove il miglioramento delle condizioni di vita nei Paesi più poveri attraverso pratiche sociali e industriali sostenibili. Oggetto del suo intervento sarà la microfinanza, applicata in un progetto in Ghana e legata alla responsabilità sociale delle aziende.
Il Sustainability Forum è nato, in sostanza, per definire e migliorare un modello economico che veda l’azienda e le persone al centro dell’innovazione e della crescita della sensibilità ambientale di una società. Un’impostazione che vuole ridurre l’impatto sull’ambiente ma che ambisce, allo stesso tempo, ad essere redditizia. SAP, con uffici in 130 stati, si pone appunto come esempio positivo per i propri clienti e per il pubblico del Forum: da anni applica politiche di riduzione delle emissioni di CO2, coniugate con campagne sociali. E prova a “convincere” della bontà di questa operazione nuove imprese, a partire da quelle che hanno ancora molto da imparare in termini di sostenibilità. Ma anche quelle già virtuose, che vogliono migliorare ancora. Si può ad esempio imparare a gestire meglio rifiuti e scorie, aumentare l’efficienza energetica della produzione, dei trasporti o degli stabilimenti, analizzare con software specifici i processi di lavoro per evitare sprechi. Trovando allo stesso tempo risparmi, minor impatto sull’ambiente e un ottimo strumento di marketing verso consumatori sempre più coscienziosi.
Per tutta la giornata, fra tavole rotonde, analisi di casi studio e buone pratiche si avvicenderanno, dunque, numerose esperienze di un capitalismo globalizzato, ma divenuto attento a quanto consuma e come.
Matteo Acmè