L’aiuto dell’informatica per la certificazione dei green building
In attesa del salone delle costruzioni per eccellenza, il SAIE International Building Exhibition 2011, che si terrà a Bologna dal 5 all’8 ottobre, si è tenuta a Torino una conferenza dal titolo “Sostenibilità e sistemi informatici”, per introdurre due di quelli che saranno i temi caldi del prossimo salone: “Energia, sostenibilità e green building” e “Servizi e software per le costruzioni”.
Parte di un percorso di incontri organizzato da SAIE, in collaborazione con GBC Italia, questo convegno ha fissato infatti la propria attenzione sul contributo dei sistemi informatici alla costruzione di edifici sostenibili, dall’analisi dell’efficienza energetica alla gestione e manutenzione finale.
“Vogliamo approfondire e legare due concetti che oggi più che mai ci stanno a cuore, ha detto Matteo Bo, ingegnere e moderatore dell’incontro: sostenibilità e informatica”, dove il primo è un impegno morale di chi, per lavoro, progetta e modella l’ambiente di domani e il secondo vuole essere uno strumento perché questa “progettazione etica” sia possibile.
Quasi a rasentare la riflessione filosofica, Marco Ravone, del Competence Center – Nemetscheck, ha introdotto il BIM – Building Information Modeling, un sistema-contenitore che vede l’oggetto architettonico nella sua totalità e complessità, come insieme di tanti aspetti, quello energetico, quello degli impianti, dei costi, dei materiali ecc, in cui nessuno di questi può prescindere dall’altro, ma, anzi, è necessario che tutti siano in relazione. “Possiamo fare l’esempio del corpo umano”, spiega il giovane Ravone: “tutti gli organi lavorano per il corretto funzionamento del nostro organismo; allo stesso modo tutte le specializzazioni e professionalità coinvolte nell’intero ciclo di vita del progetto devono comunicare e collaborare”. Ecco allora che il BIM si fa strumento di raccolta dati, di lavoro congiunto e integrato e di rappresentazione. “Il BIM è la modellazione di un edificio; è un processo di rappresentazione basato su dati reali”.
Diverso dallo strumento di progettazione, questo software è una piattaforma aperta –e quindi continuamente aggiornabile- che permette a tutti i professionisti di integrare e leggere i dati di ogni aspetto, formato, campo, settore della costruzione. “Il BIM, interviene Edoardo Accettulli di Autodesk Italia, segue tutto il ciclo di vita della struttura, dal concept alla realizzazione, dalla progettazione su carta alla ristrutturazione o demolizione”. Uno strumento molto utile per i professionisti perché rende più facile e ordinata la consultazione di dati, il loro confronto o calcolo e può fare la differenza in gara d’appalto, perché la rappresentazione in 2D o 3D dell’ “organismo architettonico” risultante è davvero completa, scientifica e garantita e può essere decisiva per la resa e vendita del progetto. “Ma il BIM, continua Accettulli, è un modello utile anche per la ditta di costruzioni che grazie ai dati raccolti dal sistema è in grado di fare preventivi e pianificare i lavori (di costruzione, ma anche di manutenzione della struttura e degli impianti)”.
È chiaro che la condivisione dei saperi, la loro messa in rete e la simulazione dei comportamenti portano all’ottimizzazione di forma, costo e prestazione: questo il beneficio principale.
Complementare al BIM, esiste un altro software dedicato all’analisi delle performance energetiche e ambientali degli edifici: IES Virtual Environment rappresenta uno strumento innovativo per i progettisti che affrontano oggi la sfida dell’architettura sostenibile e che lavorano con protocolli di certificazione internazionali quali LEED, BREEAM e Green Star.
“IES Virtual Environment, spiega Alberto Altavilla, responsabile Edilizia di E++, è una famiglia di software che permette la simulazione dinamica delle prestazioni degli edifici, passaggio fondamentale per avere le informazioni preliminari necessarie a portare avanti la scelta migliore. L’obiettivo è quello di raggiungere livelli crescenti di prestazioni energetiche dell’edificio (superiori ai valori minimi richiesti dalla normativa), così da ridurre gli impatti economico-ambientali associati all’uso eccessivo di energia, ”. Grazie a questo strumento è possibile cioé calcolare l’energia utilizzata e le emissioni di CO2 su base annuale, prevedere il comportamento della struttura e eseguire una simulazione dinamica avanzata, tenendo conto del clima e della location così come di fattori quali la luce, gli ombreggiamenti, la ventilazione, l’energia, i costi del ciclo di vita, la sicurezza degli occupanti e altri parametri economici.
Analizzare i consumi e le caratteristiche, fare una previsione di costo e pensare a una serie di ipotesi (di forma, posizione, orientamento) permette al professionista di individuare i parametri “anomali” e di disturbo e di valutare e scegliere la soluzione ideale, ottimizzando consumi e costi. “Il software, che consente di eseguire in maniera immediata le simulazioni dinamiche avanzate, in conformità con la certificazione LEED, continua Altavilla, è molto diffuso in Inghilterra e Stati Uniti. E++ sta cercando di promuoverne l’utilizzo anche in Italia, soprattutto nella fase di progettazione: spesso infatti le analisi dei consumi e dei comportamenti vengono sviluppate troppo tardi – a progetto concluso - mentre solo la previsione in fase preliminare permette il reale risparmio energetico e di costi”.
Alfonsa Sabatino