Non solo online. Le modalità di stampa a basso impatto ambientale
Immersi in un mondo sempre più virtuale con una crescente tendenza alla dematerializzazione, grazie alle tecnologie digitali, non possiamo comunque fare a meno degli stampati. Oggi è però possibile stampare ed usare prodotti di stampa a basso impatto ambientale.
Ridurre le emissioni di CO2 e rallentare i consumi energetici ha infatti conquistato anche la filiera delle arti grafiche: dal packaging alla stampa. Una pratica eco-sostenibile che si traduce in realtà grazie alla misurazione delle emissioni di CO2 dell’intero processo produttivo, il tentativo di riduzione attraverso processi e materiali e l’azione di compensazione delle “emissioni incomprimibili”.
Uno dei punti chiave è il risparmio energetico. Il colosso tedesco Flyeralarm, una delle tipografie online leader in Europa, ha ideato, progettato e realizzato, ad esempio, il processo di stampa cumulato. Si tratta dell’impaginazione, su un unico, foglio di stampa, del maggior numero possibile di prodotti. Una tecnologia che garantisce una forte riduzione delle emissioni di CO2 rispetto alla tradizionale stampa commerciale. Per le aziende che utilizzano la sensibilità ambientale anche come strumento di marketing, questo consente di migliorare il proprio bilancio energetico e ampliare l’informazione del proprio impegno verso i clienti, i partner e i dipendenti stessi. Comunicazione possibile grazie al bollino “CO2 – Neutral”, che certifica la “neutralità dal punto di vista delle emissioni di CO2”.
Nel caso di Flyeralarm è l’ente terzo Bundesverband Druck & Medien a garantire un procedimento che parte dalla misurazione delle emissioni di CO2 di tutti i prodotti che entrano nel processo di stampa offset e che si estende anche alla consegna dei materiali alla stamperia, all’utilizzo dei macchinari e addirittura ai trasferimenti dei dipendenti verso e dal luogo di lavoro. Un indice che cerca dunque di restituire l’immagine più completa possibile de “peso ecologico” di tutta l’attività d’impresa.
Una volta radiografato il sistema è poi possibile compensare l’attività produttiva “incomprimbile” attraverso i certificati ambientali, titoli che possono essere acquistati e supportano progetti per la tutela del clima o la produzione di energia pulita da fonte rinnovabile.
Redazione Greenews.info