Tutti pazzi per il “BTP Green”, il titolo di Stato verde da record. Boom di richieste degli investitori
E’ arrivato il BTP Green, il titolo di Stato “verde” dedicato esclusivamente al finanziamento delle spese a positivo impatto ambientale, come quelle legate allo sviluppo delle energie rinnovabili e all’economia circolare. E’ la prima volta che il Tesoro italiano offre questo tipo di bond sostenibile, già comune nel mondo dell’impresa e negli altri paesi europei. Una prima volta che però ha già battuto tutti i record. Con un collocamento di 8,5 miliardi di euro, è stata la più grande obbligazione verde emessa finora da uno Stato dell’Eurozona e ha registrato un interesse mai così alto per una singola emissione green, con una domanda di oltre 80 miliardi di euro, vale a dire quasi 10 volte l’ammontare offerto. Ma è solo l’inizio. Già si guarda ai prossimi passi, con una possibile nuova offerta nei mesi a venire, magari aperta anche al grande pubblico dei risparmiatori.
Ma andiamo con ordine. A inizio marzo il Tesoro ha collocato tra gli investitori istituzionali (ovvero banche, fondi pensione, assicurazioni, ecc) il suo primo BTP Green, per un ammontare complessivo di 8,5 miliardi di euro. Il titolo con scadenza lunga, a 24 anni (scadrà al 30 aprile 2045), prevede un rendimento lordo annuo dell’1,5%. Il tasso piuttosto “alto” e l’aspetto sostenibile di questa obbligazione hanno rappresentato un binomio perfetto per gli investitori che si sono gettati a capofitto, facendo scatenare un boom di ordini. Secondo quanto comunicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ben 530 investitori hanno partecipato all’asta generando una domanda complessiva di oltre 80 miliardi di euro, un record assoluto di richieste per le emissioni inaugurali di green bond sovrani (ovvero di paesi) in Europa.
Rilevante è stata la partecipazione di investitori “sostenibili”, secondo i principi ESG (Environmental, Social and Governance), che hanno sottoscritto oltre la metà del collocamento. Forte e ampio l’interesse dall’estero, con la partecipazione di oltre 40 paesi: quasi il 74% dell’emissione è andato in mano straniera, con il Regno Unito che ha fatto la parte del leone (una quota sottoscritta di circa il 22%).
Al di là dei numeri record, il BTP Green ricopre una funzione importante per gli obiettivi ambientali e la strategia di sostenibilità dell’Italia. Sì perché questo particolare titolo di Stato è teso a finanziare quei progetti legati all’economia verde, che vanno dall’efficienza energetica, ai trasporti, dall’economia circolare alla biodiversità. Nel dettaglio, l’Italia finanzierà, le spese statali destinate a contribuire alla realizzazione di uno o più fra i sei seguenti obiettivi ambientali indicati dallo stesso Ministero dell’Economia: energia elettrica e termica da fonti rinnovabili; efficienza energetica; trasporti; prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare; protezione dell’ambiente; biodiversità e ricerca.
Chi emette obbligazioni verdi deve infatti certificare la sua strategia ambientale, i criteri di selezione dei progetti da finanziare e quelli di monitoraggio delle spese oltre all’impatto ambientale che verrà generato dal finanziamento nel post operazione. Si tratta dunque di un primo passo importante verso lo sviluppo di una economia sostenibile, sfruttando strumenti di finanziamento dedicati, che si possono affiancare senza sovrapposizioni al Recovery Plan, il piano di ripresa post-Covid progettato dall’Unione Europea e focalizzato proprio sulla transizione ecologica e digitale.
Con questa prima emissione di BTP Green, l’Italia è diventata il decimo paese in Europa a emettere un green bond dopo il boom dell’anno scorso, che ha visto come capofila la Germania, la Svezia e l’Olanda. Seppur ancora limitato, il mercato dei titoli di stato verdi è cresciuto in maniera impressionante negli ultimi anni. Solo nel 2020 è aumentato di oltre due volte rispetto al 2019, raggiungendo i 34 miliardi di dollari a livello globale e, secondo l’agenzia statunitense S&P Global Ratings, almeno nuovi sette paesi faranno ricorso al mercato delle obbligazioni verdi nel 2021.
Ormai l’Italia ha rotto il ghiaccio e, visto il successo ottenuto in questa prima emissione, è possibile che organizzi nuovi collocamenti, magari già nel giro di qualche mese. Non solo per motivi di mercato (il forte interesse da parte degli investitori) ma anche per ragioni politiche, con il nuovo governo Draghi che ha espresso la volontà di percorrere la via della transizione ecologica. Analizzando il bilancio dello Stato 2018-2021, emergono 35 miliardi di spese che potrebbero essere finanziate dai titoli verdi.
E chissà che le prossime emissioni di BTP Green non siano aperte fin da subito anche al grande pubblico dei piccoli risparmiatori, dei cosiddetti investitori retail, che in questa prima emissione hanno potuto partecipare in seconda battuta. Solo a partire da oggi infatti, ad una settimana dal collocamento del Tesoro, i risparmiatori possono acquistare il bond green sul “mercato secondario” (essendo il “mercato primario” riservato agli investitori istituzionali). Da questa mattina il BTP Green sarà dunque quotato sul Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (MOT) di Borsa Italiana e quindi potrà essere scambiato come fosse un’azione, attraverso la propria banca o tramite home banking, pagando le dovute commissioni.
Redazione Greenews.info